Sicurezza, crescono i reati a Udine: i dati del Friuli Venezia Giulia

Crescono i reati in provincia di Udine, ma rimane una delle più sicure.

La provincia di Udine perde in un anno ben 11 posizioni nell’indice di criminalità stilato dal Sole 24 Ore, ma, nonostante un aumento dei reati, rimane tra i territori più sicuri del Friuli Venezia Giulia e anche tra le migliori 25 in Italia.

Il report, che si basa sui dati 2023 del Viminale in merito alle denunce di reati in Friuli e in Italia 2022 del Viminale, vede la provincia di Udine piazzarsi all’82esimo posto della classifica su 107 (in cui il 107esimo è il migliore risultato e il 1°, che spetta a Milano, il peggiore). Solo Pordenone, 102esimo, fa meglio in regione mentre la città più pericolosa si conferma Trieste, 15esima in graduatoria nazionale, seguita da Gorizia, 70esima.

Entrando nello specifico delle singole province, in quella udinese ci sono state 14.171 denunce (superando il periodo pre covid), pari a 2.739,62 ogni 100mila abitanti (contro 13.255 pari 2.565,2 ogni 100mila abitanti dell’anno precedente), con un aumento di quasi mille denunce in un anno. Più di un terzo delle denunce (il 34,8%) sono relative al capoluogo. I piazzamenti peggiori riguardano i reati di sfruttamento della prostituzione e pornografia infantile (18esima in Italia) e truffe e frodi informatiche (29esima).

Il territorio del Pordenonese è il più sicuro in Fvg: “solo” 7.285 denunce (2.341,3 ogni 100 mila abitanti); anche in questo caso, le denunce sono aumentate (+ 655) rispetto all’anno precedente. I dati peggiori sono anche in questo caso riferiti a truffe e frodi informatiche, cui si aggiungono le percosse (44esima in Italia). Sul totale dei reati, il 29,3% riguarda il Comune capoluogo.

A Gorizia, le denunce sono state 4.098 (di cui il 28,3% riferito al capoluogo), pari a 2.960,3 ogni 100mila abitanti: sesta in Italia per numero di omicidi volontari e sesta per violenze sessuali; stesso piazzamento per truffe e frodi informatiche. Il territorio goriziano è poi 13esimo per sfruttamento della prostituzione e pornografia minorile e 17esimo per contraffazione di marchi e prodotti.

Trieste registra il record negativo con 9.634 denunce nel 2023 (4.207,9 ogni 100mila abitanti); quasi la totalità (86,7%) relativo alla città capoluogo. Il territorio è addirittura primo in Italia per violenze sessuali, secondo per lesioni dolose e truffi e frodi informatiche; quinto per estorsioni, sesto per furto di proprietà intellettuale, stupefacenti e sfruttamento della prostituzione e pornografia infantile.