La siccità in Fvg.
C’era stata una bomba d’acqua qualche giorno, ma la siccità in Friuli Venezia Giulia è talmente grave che di quel che è piovuto non si vede più una goccia. E’ stata tutta completamente assorbita e la situazione è la stessa di prima. A constatarlo è il vicegovernatore del Friuli Venezia Giulia con delega alla Protezione civile Riccarso Riccardi. Lo fa al termine del sopralluogo del 2 luglio, in elicottero, sopra le zone più colpite del territorio montano dal nubifragio del 29 giugno, assieme ai sindaci di Forni di Sopra Marco Lenna, di Claut Gionata Sturam e di Erto e Casso Antonio Carrara.
La situazione in Val Tagliamento.
La zona che ancora rimane inghiottita dalla siccità è quella di Val Tagliamento. Dopo il sopralluogo è stata confermata la previsione di danni tra gli 8 e 10 milioni. Questo vuol dire che la protezione civile prevederemo due programmi: il primo d’urgenza ed il secondo stabilito di concerto con altre strutture regionali, a partire dal Servizio foreste. Non è solo, nello stesso frangente è stata inviata richiesta formale al Governo, che lunedì 4 luglio dovrebbe decidere lo stato di emergenza da crisi idrica. Venerdì 29 erano caduti 220 millimetri di pioggia precipitata in poco meno di due ore, sulle vallate della montagna friulana. Un temporale intenso che non ha però placato la sete d’acqua del Friuli.
Per adesso l’intenzione della protezione civile è quella di mettere in sicurezza alcuni versanti e ripristinando la viabilità, per rendere accessibile in sicurezza la vallata in settimana. Il vicegovernatore ha poi specificato che saranno necessari interventi per le prese d’acqua e messe in sicurezza in località Cridola e Nuoitas sul fiume Tagliamento in comune di Forni di Sopra.