Il bilancio del traffico in estate sulle autostrade del Fvg.
Più traffico e meno code sulla rete autostradale di Autovie Venete. È il bilancio dell’esodo estivo 2021 che ha visto la concessionaria autostradale schierare, in ogni fine settimana, una task force di quasi 200 persone tra ausiliari, manutentori, esattori al pedaggio, addetti agli impianti tecnologici e al centro radio informativo, con il sostegno di piazzalisti, personale ai soccorsi meccanici e sanitari per agevolare il notevole flusso dei veicoli.
Il ritorno ai livelli pre pandemici.
Lungo i quasi 240 chilometri di rete, dal 20 luglio al primo settembre, sono stati 6 milioni 995 mila i veicoli transitati (5 milioni 433 mila leggeri e 1 milione 562 mila pesanti) rispetto ai 6 milioni 862 mila di due anni fa. La giornata di picco è stata venerdì 30 luglio con 187 mila 668 transiti totali. A un anno e mezzo dall’inizio dell’emergenza sanitaria, il traffico è quindi tornato ai livelli pre – pandemici con un incremento, nell’ultima settimana del periodo preso in esame, del 3%. “La situazione è comunque da ritenersi in evoluzione – afferma cautamente il presidente di Autovie Maurizio Paniz – ma si intravede la luce in fondo al tunnel grazie alla campagna vaccinale. L’aumento dei transiti estivi è anche indice del recupero dell’Italia sul piano turistico e in particolare delle località balneari del Friuli Venezia Giulia e del Veneto che hanno saputo richiamare anche i villeggianti del Centro Est Europa”.
Latisana il casello più gettonato, in calo Lisert.
Infatti, a fare la parte da leone è stato il casello di Latisana, con evidentemente destinazione Lignano e Bibione, che ha fatto registrare un + 20% dei transiti totali in uscita ed è buono anche il trend di San Donà, Cessalto e Meolo – Roncade (destinazione Jesolo) complessivamente vicino al + 10%. In calo del 12% (in complessivo 110 mila transiti in meno) i passaggi alla barriera del Lisert (destinazione Slovenia e Croazia), anche se il gap negativo è stato parzialmente compensato – con 50 mila transiti – dai buoni risultati ai caselli di Villesse e Redipuglia, sempre più valide alternative alla barriera. C’è poi il dato di Udine Sud (+19%) che trova la sua ragione nell’andirivieni di turisti locali da e verso le località di mare e montagna nei fine settimana.
Nessuna chiusura e meno incidenti.
Nonostante i numeri record di questa estate, Autovie Venete non ha mai fatto ricorso a chiusure della A23 nel tratto tra Udine Sud e Nodo di Palmanova, in particolare nel corso del controesodo. Nel 2019 con volumi di traffico inferiori ci furono nove chilometri di coda (24 agosto) e fu necessario in quell’occasione interdire alla circolazione la rampa di entrata in direzione Palmanova per quattro ore per far defluire il serpentone di auto di ritorno dalle vacanze. Quest’anno le code hanno raggiunto una estensione massima di 2 chilometri (28 agosto).
L’altro risultato è il calo degli incidenti. Su circa 7 milioni di veicoli transitati sulla rete si sono verificati 77 sinistri rispetto ai 95 di due anni fa. Di questi 29 hanno visto il coinvolgimento dei mezzi pesanti (-6 dal 2019) e in 23 casi ci sono stati feriti (-10).