La situazione delle scuole superiori in Fvg.
La scelta della Dad fino al 31 gennaio, ribadita dall’ultima ordinanza, rappresenta un provvedimento adottato con il consenso della grande maggioranza delle articolazioni del sistema scolastico. Il governatore Fvg Massiliano Fedriga è tornano oggi sul tema delle scuole superiori. “Nel limite di quello che la pandemia consente – ha affermato il governatore – dobbiamo dare delle certezze e non essere costretti a fare marcia indietro dopo aver assunto determinate decisioni”.
“Le motivazioni di carattere sanitario – ha proseguito -, legate ai contagi in ambito familiare e al ruolo in questo ricoperto dalla fascia che va dai 14 ai 19 anni, ci hanno portato, assieme ad altre Regioni che ci hanno seguito, a una decisione che mira alla tutela della salute di tutta la comunità regionale”. A tal riguardo il vicegovernatore con delega alla Salute, Riccardo Riccardi, ha puntualizzato che è la tenuta del sistema ospedaliero a essere alla base dell’adozione di una politica di estrema prudenza nel passare alla didattica in presenza nelle scuole superiori, mentre l’assessore regionale all’Istruzione, Alessia Rosolen, ha fatto presente che comunque nelle ordinanze viene conferita un’autonomia organizzativa che consente di realizzare dei momenti formativi che prevedono la partecipazione in classe degli studenti.
Infine, il governatore, riferendosi ad un passaggio della sentenza del Tar che sospendeva l’efficacia della prima ordinanza regionale sulla riapertura delle scuole secondarie di secondo grado dopo il 31 gennaio, ha evidenziato, relativamente alle citate conseguenze psicologiche generate dalla mancanza di socialità, come questo fattore non riguardi solo gli studenti, o il mondo della scuola, ma l’intera popolazione, in quanto “ognuno di noi a causa del virus è costretto, con il distanziamento, a rinunciare alla socialità”.