In arrivo la nuova ordinanza di Fedriga.
Didattica a distanza per le scuole superiori e restrizioni mirate ad alcune parti del Friuli Venezia Giulia, per esempio sugli spostamenti. Sarebbero questi i contenuti della prossima ordinanza contingibile e urgente che il governatore Fvg, Massimiliano Fedriga, si appresta a firmare.
Lo farà, con buona probabilità, nella giornata di domani, quando il presidente illustrerà tutte le decisioni assunte per frenare l’avanzata del coronavirus in regione. Una serie di misure delle quali Fedriga, assieme al suo vice e assessore alla Salute, Riccardo Riccardi, ha discusso assieme alle categorie nel pomeriggio odierno, dal mondo economico ai Prefetti, dai sindaci all’Ufficio scolastico regionale.
Dopo un aumento del +57% dei casi di coronavirus nell’ultima settimana in regione, si profila una stretta soprattutto sul Friuli e sulla provincia di Gorizia, dove i contagi hanno subìto una decisa impennata negli ultimi giorni. Le scuole potrebbero rimanere chiuse alle lezioni in presenza, con il ricorso alla didattica a distanza. Fedriga potrebbe prendere la decisione in virtù dell’ultimo Dpcm varato dal governo presieduto da Mario Draghi, che lascia ai presidenti di regione la facoltà di chiudere gli istituti – in zona gialla e arancione – se i nuovi casi di Covid-19 superino i 250 ogni 100.000 abitanti nell’ultima settimana.
Non soltanto. L’intera provincia di Udine potrebbe essere messa in zona arancione, con tutte le restrizioni che ne conseguono. Dall’impossibilità di uscire dal proprio comune, se non per motivi di salute, lavoro e comprovata necessità, alla chiusura di bar e ristoranti – rimarrebbero soltanto asporto e vendita a domicilio – ecco che gli scenari cambierebbero per buona parte del territorio regionale. Destino similare anche per alcune zone dell’Isontino.
I dettagli delle nuove misure saranno resi noti domani, mercoledì 3 marzo, nel corso di una conferenza stampa convocata dallo stesso Fedriga. Il Friuli, però, si prepara già a nuove limitazioni.