Sciopero dei metalmeccanici, in Friuli Venezia Giulia coinvolti 56mila lavoratori

Lo sciopero dei metalmeccanici in Friuli Venezia Giulia.

Si intensifica la mobilitazione dei lavoratori metalmeccanici in vista dello sciopero nazionale del 28 marzo, che in Friuli Venezia Giulia riguarderà una platea di 56mila lavoratori del comparto. “La posizione di chiusura espressa dalle associazioni datoriali Federmeccanica e Assistal sul rinnovo del Contratto collettivo nazionale di lavoro dei metalmeccanici impone uno sforzo importante per aprire un confronto serio e soprattutto in linea con le richieste avanzate nella nostra piattaforma”. È quanto dichiarano Pasquale Stasio, Simonetta Chiarotto e Roberto Zaami,  segretari generali di Fim-Cisl, Fiom-Cgil e Uilm-Uil Friuli Venezia Giulia.

L’obiettivo della mobilitazione è quello di  “sollecitare le parti datoriali a sedere al tavolo della trattativa per rispettare le regole di rinnovo e le richieste dei lavoratori, considerando con il contratto nazionale è uno strumento indispensabile non solo per dare risposte salariali e normative, ma anche per gestire le trasformazioni del settore e le difficoltà ad esse connesse”.

Al centro della piattaforma presentata da Fim, Fiom e Uilm le richieste su salario, riduzione dell’orario di lavoro, contrasto al precariato e agli infortuni sul lavoro, “necessità che riguardano trasversalmente tutti i lavoratori e che in occasione dello sciopero i sindacati intendono socializzare con tutta la cittadinanza, articolando attività di informazione attraverso le assemblee nei luoghi di lavoro e volantinaggi nelle città”. Iniziative che culmineranno con lo sciopero del 28 marzo, che sarà accompagnato da concentramenti, cortei e comizi in tutto il Friuli Venezia Giulia, organizzati a livello provinciale. Questo anche con l’obiettivo di coinvolgere la politica, perché il rinnovo del contratto dei metalmeccanici, concludono Stasio, Chiarotto e Zaami “è grande responsabilità che riguarda tutti i soggetti istituzionali”.

Le iniziative.

In Friuli Venezia Giulia il corteo di Pordenone, si radunerà dalle 9.30 davanti alla Prefettura, per partire alle 10 e attraversare via XXX Aprile, Corso Garibaldi e Corso Vittorio Emanuele. Conclusione sotto il municipio, dove si terrà il comizio. Un corteo è previsto anche a Udine, il cui percorso (che dovrebbe concludersi sotto il Comune) è in fase di definizione.

Tra le altre iniziative di rilievo i presidi di Trieste, davanti alla sede di Confindustria Alto Adriatico, e di Monfalcone in zona industriale e davanti agli ingressi di Fincantieri e Nidec.