L’innovazione del Friuli Venezia Giulia passa anche dagli ecosistemi territoriali

Gli spazi del MIND Milano Innovation District hanno ospitato l’appuntamento ‘Gli ecosistemi territoriali delle Scienze della Vita e le Politiche Pubbliche delle Regioni’, promosso dalla Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, in collaborazione con il Cluster Scienze della Vita Friuli Venezia Giulia, Federated Innovation @MIND e AstraZeneca, per fare il punto sul ruolo degli ecosistemi territoriali delle Scienze della Vita come volano di crescita e di competitività nel segno dell’innovazione tecnologica.

Introdotto da Massimiliano Fedriga, Presidente della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia e Presidente della Conferenza delle Regioni e Province Autonome, insieme ad Attilio Fontana, Presidente della Regione Lombardia, l’evento ha rappresentato anche una importante occasione di confronto tra istituzioni, industria e ricerca per discutere delle strategie e delle politiche pubbliche necessarie per supportare lo sviluppo degli ecosistemi territoriali delle Scienze della Vita in Italia.

Il Cluster Scienze della Vita.

La Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, promotrice del convegno, da anni crede e investe nel settore delle Scienze della Vita come uno dei pilastri della propria strategia di crescita. Il Friuli Venezia Giulia non si limita a ospitare università e centri di ricerca di primo livello nelle Scienze della Vita, ma mette anche in campo una serie di politiche per attrarre imprese e startup innovative.

“Il Friuli Venezia Giulia dal 2021 investe nel Cluster delle Scienze della Vita nella convinzione che rappresenti uno snodo per la crescita e la competitività del Paese: per attrarre e trattenere talenti, produrre innovazioni significative e sostenere la crescita economica attraverso l’export, la Regione ha infatti allocato nei primi tre anni circa 30 milioni di euro. Sono state mappate dal cluster oltre 170 imprese operanti nei settori del biomedicale, delle biotecnologie, dell’informatica medica e dell’Active&Assisted Living, 12 organismi di ricerca di eccellenza internazionale, 4 ospedali di ricerca tra cui i due IRCCS pubblici (Burlo Garofolo di Trieste e il CRO di Aviano) e le due Aziende Sanitarie, il Terzo Settore, con 10mila istituzioni non profit e tre parchi tecnologici. Con l’iniziativa di oggi, il Friuli Venezia Giulia vuole condividere le caratteristiche dell’ecosistema delle Scienze della Vita per mostrare come una regione può sviluppare un modello di successo attraverso la sinergia tra vari attori locali e nazionali”, afferma Massimiliano Fedriga, Presidente della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia e Presidente della Conferenza delle Regioni e Province Autonom

Al centro della strategia della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia c’è il Cluster Scienze della Vita Friuli Venezia Giulia, un cluster gestito dal Polo Tecnologico Alto Adriatico che indirizza e promuove la ricerca scientifica, l’innovazione, la contaminazione e il trasferimento tecnologico nel campo delle scienze della vita nella Regione. Il Cluster gioca un ruolo chiave nella costruzione di relazioni tra tutti gli attori nel campo delle Scienze della Vita: Aziende, Sistema sociosanitario, imprenditori, istituti di ricerca, ricercatori, decisori istituzionali e politici, sistema di istruzione superiore ecc.

L’assessore Rosolen: “Le sfide del futuro richiedono sempre maggiori connessioni”.

“È finito il tempo dell’autoreferenzialità dei sistemi della ricerca – spiega l’Assessore regionale al lavoro, formazione, istruzione, ricerca, università e famiglia Alessia Rosolen – . Le sfide del futuro richiedono sempre maggiori connessioni, valorizzando le sinergie di filiere, per mettere a punto strategie capaci di guidare una società nei suoi cambiamenti repentini anche con l’ausilio di sistemi di analisi predittivi. Si sta esaurendo anche il tempo della competitività tra microsistemi: è fondamentale superare l’isolamento in cui gli enti di ricerca hanno a lungo vissuto per costruire reti ampie capaci di rispondere alle esigenze dell’intero sistema Paese e di una società in continua trasformazione. Infine, ritengo sia necessario costruire filiere formative che portino chi le sceglie ad acquisire conoscenze e competenze, settori di sviluppo strategici per il Friuli Venezia Giulia e per l’intero Paese”.

“La Regione è già da alcuni anni un attrattore per la ricerca – continua l’assessore Rosolen – . L’impegno ora è riuscire ad accompagnare le risorse pubbliche con analoghe risorse private. Dobbiamo investire in maniera maggiore sulle startup che hanno già avuto la prima validazione del mercato e dobbiamo essere capaci di selezionare idee innovative“.

L’ulteriore sviluppo dell’ecosistema del Cluster, in cui i progressi scientifici, tecnologici, la digitalizzazione, l’uso dei Big Data e dell’intelligenza artificiale hanno un ruolo fondamentale, permetterà di tracciare una ulteriore traiettoria di crescita della Regione Friuli Venezia Giulia. Proprio l’esperienza innovativa del Cluster SDV del Friuli Venezia Giulia, insieme a quella di altri ecosistemi territoriali, ha tracciato il solco per l’appuntamento svoltosi nel distretto che più di ogni altro in Italia testimonia l’impegno per il progresso: il MIND di Milano.

Fabrizio Grillo: “Lo sviluppo territoriale passa attraverso il dialogo e la collaborazione”.

“Siamo molto felici di aver contribuito a organizzare un convegno che valorizza ciò in cui crediamo fortemente: lo sviluppo territoriale attraverso il dialogo e la collaborazione tra pubblico e privato e il ruolo centrale degli ecosistemi di innovazione, come quelli legati alle Scienze della Vita. Federated Innovation e, più in generale Mind, ne sono un esempio. Entrambi si sono affermati come ecosistemi di innovazione di eccellenza, trasversali a varie discipline cruciali per il futuro e fungono da catalizzatori per una rete globale che orchestra la creazione di sinergie tra entità impegnate in ricerca e sviluppo, operando sotto il principio vincente di ‘collaborate to compete’. Questo modello permette di evolvere velocemente e di mettere a disposizione le risorse necessarie per sostenere progetti di investimento, creando opportunità per le imprese che partecipano alla Rete e generando auspicio per nuove adesioni. La collaborazione è il cuore di Federated Innovation, che con il suo impegno cerca di creare un reale ponte tra le aziende aderenti al progetto e l’ecosistema pubblico, individuando diversi stakeholder, allineando le strategie, proponendo soluzioni e favorendo il trasferimento tecnologico. Il dibattito di oggi va proprio in quella direzione: il dialogo tra le istituzioni presenti, i poli tecnologici e le imprese ha validato il grande valore del lavoro che tutti noi stiamo portando avanti”, commenta Fabrizio Grillo, Presidente di Federated Innovation @MIND.