Sanità, ridotti del 30% i tempi d’attesa per le prestazioni oncologiche

L'assessore regionale alla Salute Riccardo Riccardi

Migliorano i tempi di attesa in oncologia.

Gli interventi programmati per il 2024 hanno portato a un significativo miglioramento nella sanità pubblica del Friuli Venezia Giulia: a dirlo, l’assessore regionale alla Salute, Riccardo Riccardi, che ha sottolineato come si sia registrata una riduzione delle liste e dei tempi di attesa, in particolare in oncologia, nella gestione degli interventi chirurgici per tumori, per quelli di priorità A, che devono essere eseguiti entro 30 giorni.

“Abbiamo rispettato il percorso prefissato con gli investimenti stanziati”, ha dichiarato Riccardi. “I numeri confermano i progressi: gli interventi chirurgici oncologici sono aumentati del 3,5%, i tempi di attesa si sono ridotti del 29,6% e la percentuale delle prestazioni erogate entro il termine massimo di 30 giorni è migliorata del 23,6%”.

Il miglioramento non riguarda solo il settore oncologico. La Regione, con una delibera dello scorso aprile, aveva fissato obiettivi precisi per i direttori generali delle aziende sanitarie, con l’obiettivo di ridurre i tempi di attesa in diversi ambiti. “Possiamo valutare positivamente la risposta del sistema sanitario regionale”, ha affermato l’assessore.

Per quanto riguarda le prestazioni ambulatoriali, i dati del 2024 evidenziano una riduzione delle attese anche nelle aree più critiche individuate nel 2023. “Abbiamo registrato una riduzione del 14% nei tempi di attesa per la prima visita cardiologica, del 24% per la prima visita oculistica e del 15% per la diagnostica per immagini, come mammografie, TAC e risonanze magnetiche”, ha aggiunto Riccardi. “Questi risultati rappresentano solo l’inizio di un percorso di riorganizzazione che porterà ulteriori benefici”.

Un altro aspetto fondamentale riguarda l’esercizio del diritto di garanzia, che consente ai cittadini di accedere a prestazioni sanitarie nei tempi massimi previsti quando la prenotazione tramite i canali ordinari non è disponibile. Secondo i dati relativi al periodo luglio-ottobre 2024, più di 8mila persone hanno richiesto il riconoscimento di questo diritto, a fronte di circa 340mila prestazioni prenotate attraverso il Call Center regionale. Il 95,4% delle richieste è stato accolto e gestito direttamente dal sistema sanitario pubblico, mentre 355 casi erano ancora in fase di lavorazione al momento della rilevazione.

Un’ultima considerazione Riccardi l’ha riservata alle valutazioni della Corte dei conti. “La magistratura contabile, riferendosi ai numeri del 2023, già registrava un progresso nella programmazione e nell’uso delle risorse evidenziando il privato accreditato come una delle leve per la gestione del sistema. Come abbiamo sempre sostenuto – ha concluso l’assessore -, l’alleanza in sanità tra il pubblico e il privato in cui il pubblico detenga sempre la regia costituisce un percorso virtuoso e rappresenta un’opportunità migliorativa per l’offerta dei servizi a vantaggio di tutti, e sottolineo tutti, i cittadini”.