Intitolata all’ex presidente Adriano Biasutti la sala Colonne del Palazzo della Regione a Trieste.
E’ stata intitolata ad Adriano Biasutti della sala Colonne del palazzo della Regione a Trieste. Presidente della Giunta regionale dal 1984 al 1992, già assessore ai Lavori pubblici tra il 1979 e il 1984 e precedentemente Consigliere regionale, lasciò un’impronta duratura nella politica e nella società del Friuli Venezia Giulia, rappresentando un esempio di dedizione al bene comune e alla valorizzazione delle specificità locali.
“L’intitolazione di una sala del palazzo della Regione ad Adriano Biasutti esprime la volontà della nostra comunità di onorare la memoria di un uomo che, per il Friuli Venezia Giulia, fu molto più che un presidente. Biasutti è stato artefice di importanti scelte di cui ancora oggi godiamo i benefici, passaggi fondamentali che fanno sì che questa Regione possa continuare a crescere ed essere competitiva nei giorni nostri”, ha spiegato il governatore del Friuli Venezia Giulia Fedriga.
“La testimonianza di Biasutti – ha aggiunto Fedriga – è quella di una persona che ha creduto fermamente nella forza della comunità, che ha difeso l’autonomia regionale ed è stato di forte ispirazione per affrontare anche le emergenze del presente. Se molte di queste sono state superate, molto lo si deve a come, negli anni della sua reggenza, venne immaginato l’impianto della nostra Regione e il modello di alleanza tra i diversi gradi di istituzione. Lo ringraziamo per averci insegnato cosa significhi avere a cuore il Friuli Venezia Giulia”.
La cerimonia.

Numerose le autorità presenti alla cerimonia, conclusasi con la scopertura della targa. Tra di esse gli assessori regionali Sergio Emidio Bini, Sebastiano Callari, Riccardo Riccardi e Fabio Scoccimarro, il presidente del Consiglio regionale Mauro Bordin e il sindaco di Trieste Roberto Dipiazza, oltre ai familiari di Adriano Biasutti. I diversi interventi in ricordo dell’ex presidente ne hanno ricordato, in particolare, l’impegno nella ricostruzione post-terremoto, nella valorizzazione dell’autonomia regionale, nello sviluppo economico e infrastrutturale, nella tutela della cultura friulana e nel saper imprimere un nuovo e potente impulso allo sviluppo delle relazioni internazionali della regione, ma anche la competenza, il pragmatismo e la lungimiranza che caratterizzarono la sua azione politica.
L’assessore Bini ha ricordato la figura di “un grande presidente e un grande amico, da cui trassi la mia passione per la politica da ragazzo. I suoi insegnamenti sono stati da esempio per chi lo ha succeduto nell’amministrare questa Regione e hanno contribuito, nel tempo, a raggiungere importanti traguardi”.
Per l’assessore Riccardi, “Biasutti era dotato di uno straordinario carisma, unito a una profonda dedizione al lavoro. Ha sempre creduto in un approccio pragmatico basato sul principio di sussidiarietà, con la convinzione che con l’operato dei presidenti di Regione fosse possibile migliorare l’efficienza del Governo centrale”.