La rivincita del Friuli dopo il lockdown: i turisti scelgono la natura incontaminata

Picco di turismo in Fvg.

In Friuli Venezia Giulia la stagione estiva, nonostante le iniziali preoccupazioni legate all’emergenza epidemiologica, sta registrando un significativo afflusso di visitatori orientati in prevalenza verso itinerari slow, immersi in una natura pressoché incontaminata e priva di insediamenti speculativi, attraverso i quali godere appieno delle bellezze del territorio e vivere al tempo stesso storia, tradizioni e culture tipiche delle nostre comunità. La Regione guarda quindi con favore alle pubblicazioni che valorizzano questo tipo di esperienze pienamente integrate nell’offerta turistica regionale.

Seppure di piccole dimensioni Il Fvg offre la possibilità di fruire di oltre 4.100 chilometri di itinerari percorribili a piedi o in bicicletta, che mettono in collegamento siti e piccoli borghi di montagna alle località di mare quali Grado e Lignano e, con una rete di 565 sentieri e 38 ferrate, consentono di raggiungere anche le aree limitrofe come il Veneto, la Slovenia e la vicina Carinzia.

Le decisioni assunte a inizio pandemia hanno consentito di contenere la diffusione del contagio e al tempo stesso hanno contribuito ad aumentare la corretta percezione da parte degli utenti di un’area sicura e protetta, dove soggiornare con tranquillità anche in considerazione del comportamento esemplare della comunità residente che si è sempre attenuta rigorosamente alle disposizioni impartite a livello regionale e nazionale.

I dati legati al flusso di ospiti nelle principali località turistiche del Friuli Venezia Giulia evidenziano presenze significative soprattutto in montagna, dove nelle strutture ricettive si è registrato, per diverse giornate, il tutto esaurito.