Risparmiatori Fvg traditi e ancora senza indennizzi, un emendamento per sbloccare

Il caso dei risparmiatori Fvg traditi e ancora senza indennizzi.

Sono ancora troppi i risparmiatori traditi dal crac delle banche che, anche in Friuli Venezia Giulia, attendono ancora di vedersi riconoscere diritti e indennizzi. A dirlo è Consumatori Attivi, l’associazione presieduta da Barbara Puschiasis, che evidenzia come occorra “un correttivo normativo e dialogo con la Consap-Commissione tecnica, che invece si sono chiuse a riccio”.

Consumatori Attivi, assieme al Movimento Risparmiatori Traditi, alle Vittime Del Salva Banche nonché all’Unione Nazionale Consumatori Puglia, ha presentato un emendamento volto a risolvere nodi cruciali che il Fondo Indennizzo Risparmiatori sta ponendo alle vittime dei più grandi scandali finanziari del nostro Paese. L’emendamento (presentato da Ubaldo Pagano e Massimo Bitonci) è stato dichiarato ammissibile e trasversale e gode del sostegno politico dei vari gruppi parlamentari ad una norma che nasce dalla necessità di assicurare equità e giustizia ai cittadini che oggi più che mai non possono contare sui propri risparmi per far fronte al complesso periodo economico che stiamo affrontando a causa di condotte illecite poste in essere dai vertici delle banche venete e delle 4 banche dell’Italia centrale.

“Diversi sono coloro che ad oggi non hanno ricevuto l’indennizzo o la cui domanda è stata rigettata anche solo per un errore materiale o che attualmente si vedono recapitare l’ennesima richiesta di integrazione per dimostrare le violazioni massive – fa notare Consumatori Attivi -. Inoltre inaccettabile resta la riapertura dei termini solo in capo a coloro che non hanno mai finalizzato una domanda al Fir. E tutti gli altri perché vengono esclusi?”. La Consap-Commissione Tecnica, secondo quanto sostiene l’associazione, si è chiusa a riccio non concedendo più confronti con le associazioni le quali hanno contribuito a creare il Fondo Indennizzo Risparmiatori.

“Chiediamo dunque – chiude Consumatori Attivi – che la politica ora passi ai fatti traducendo in norma di legge l’emendamento da noi scritto e richiesto. Chiediamo altresì che la Consap- Commissione Tecnica esca dal silenzio e accetti un confronto con le associazioni fissando un incontro ad hoc”.