Scuole in Fvg, lunedì si ricomincia.
In Fvg ripartono le scuole, e tornano le criticità e i problemi da risolvere degli anni passati. A cominciare dalle nomine degli insegnanti: al momento ne sono state fatte 1.800, e salvo contrattempi dell’ultima ora lunedì si dovrebbe cominciare con quasi tutte le cattedre occupati dai docenti. E poi dalla Regione arrivano altri 3 milioni per garantire l’efficienza degli istituti.
Maggiori finanziamenti, in altre parole, per aumentare l’impiego sia del personale ausiliario, tecnico e amministrativo (Ata) che di docenti in quegli istituti che vivono situazioni di particolare criticità e che si trovano nella necessità di gestire le pluriclassi, ma anche per potenziare la presenza degli insegnanti di sostegno e la digitalizzazione del sistema scolastico del Friuli Venezia Giulia.
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Il pacchetto da 3 milioni di euro.
Il nuovo pacchetto da oltre 3 milioni di euro per le scuole del Fvg aggiunge risorse fondamentali per supportare le esigenze didattiche e organizzative delle scuole della nostra Regione in un momento particolarmente delicato come quello dell’inizio delle lezioni. Questo il concetto espresso dall’assessore al Lavoro, formazione, istruzione, ricerca, università e famiglia Alessia Rosolen dopo che la giunta ha dato il via libera allo schema del nuovo protocollo d’intesa tra Regione e Ufficio scolastico regionale per il Friuli Venezia Giulia.
Personale Ata.
Dei 3 milioni di euro di questo nuovo pacchetto scuola, la Regione – spiega l’esponente della giunta – ha messo a disposizione ben 1,4 milioni per il personale Ata. Determinante per la regolare funzionalità degli istituti, il personale ausiliario, tecnico e amministrativo, purtroppo, risulta ancora carente soprattutto in alcune aree del Friuli Venezia Giulia come quelle montane.
Per queste finalità sono ammissibili a finanziamento regionale esclusivamente le spese sostenute per l’incremento della dotazione oraria del personale Ata degli istituti statali per l’anno 2022-2023 che saranno indicati direttamente dall’Ufficio scolastico.
A caratterizzare questo provvedimento della giunta anche le risorse per il personale docente impegnato nel miglioramento didattico e organizzativo delle pluriclassi e per eventuali situazioni di criticità. Per queste finalità – sottolinea l’assessore – abbiamo previsto, per la prima volta, 400mila euro. È fondamentale supportare le scuole situate in contesti montani di particolare marginalità, in modo da non rendere disagevole la frequenza scolastica e salvaguardare il diritto allo studio degli alunni residenti in quelle aree del Friuli Venezia Giulia.
Strumenti informatici.
Con un finanziamento di 550mila euro sarà inoltre coperto l’aumento dei costi per l’assistenza tecnica per l’utilizzo degli strumenti informatici. Gli istituti, in particolare quelli del primo ciclo, non hanno infatti a disposizione sufficiente personale per svolgere le sempre più necessarie mansioni di digitalizzazione delle attività amministrative e didattiche.
La task force di esperti.
Secondo l’assessore per gestire al meglio le attività connesse all’utilizzo dei finanziamenti previsti dal Pnrr per la realizzazione del Piano scuola 4.0 e per rendere efficaci gli interventi previsti nell’ambito del Programma regionale per la scuola digitale è imprescindibile mettere in campo anche una vera e propria task force di esperti. La Regione coprirà pertanto i costi, fino a 150mila euro, per la formazione di questo team che sarà coordinato dall’istituto “Magrini Marchetti” di Gemona del Friuli.
Nel pacchetto sono previsti ulteriori 150mila euro per il personale per attività di supporto amministrativo e organizzativo a sostegno della dirigenza scolastica.
Un altro intervento innovativo riguarda i progetti finalizzati alla promozione d’iniziative di recupero delle ore di studio in presenza perse da parte degli studenti che sono stati in isolamento a causa del Covid. Con un finanziamento di 150mila euro, ricorda l’esponente della Giunta, si vuole migliorare e consolidare il livello di apprendimento di questi ragazzi attraverso le iniziative presentate dagli istituti all’Ufficio scolastico regionale ma non finanziati con il Fondo per i ristori educativi.
Infine, 250mila euro sono destinati a finanziare l’incremento della dotazione oraria di docenti di sostegno e 105mila euro il personale necessario alla scuola in ospedale e all’istruzione a domicilio.