I rincari nei supermercati del Friuli.
Carne, uova, frutta. Ma anche prodotti igienizzanti e mascherine. Sono i beni che, in tempo di coronavirus, sono i più soggetti a rincari. L’analisi è di Consumatori Attivi Fvg, attraverso la sua presidente Barbara Puschiasis. “Ma attenzione – avverte – a valutare i singoli prodotti. È normale che alcuni costino di più, dipende dalla qualità”.
Dopo il monito del consigliere regionale leghista Alberto Budai, che ha chiesto di porre attenzione sugli aumenti di alcuni prodotti in tempo di pandemia da Covid-19, anche l’associazione dei consumatori tiene alta la guardia. “Le segnalazioni riguardano non soltanto i negozi di prossimità, ma anche qualche esercizio commerciale della Gdo – prosegue Puschiasis -. Oltre ai generi alimentari, va data grande attenzione anche a prodotti igienizzanti, per la casa e non soltanto. Faccio un esempio: una confezione di Amuchina, che costava 2,50 euro fino a qualche tempo fa, ora ha un importo di 7-8 euro”.
Non da meno le storture sulle mascherine. Tra i 4 tipi, ci sono anche quelle lavabili. “Una confezione da due costa 17 euro, quindi 8,50 euro l’una – fa notare la presidente di Consumatori Attivi – e non c’è chiarezza. Molti acquistano il prodotto in farmacia, pensando si tratti di un presidio sanitario salvo poi accorgersi a casa che non è così. Capiamo le difficoltà dei farmacisti in questo periodo, ma dovrebbero dare un’informazione più puntuale agli utenti”.
Non solo. Secondo quanto racconta Puschiasis, qualche consumatore si è lamentato perché degli esercizi commerciali rifiutano il pagamento con il bancomat. “Tutto ciò contraddice i tempi in cui viviamo – fa notare la referente -, è vero che le aziende sono in difficoltà economica e un saldo con la carta comporta delle commissioni. Ma non è una giustificazione. Una segnalazione di questo tipo riguarda un tabacchino”.
Quindi, come difendersi? I suggerimenti al consumatori sono molteplici: “Se si vedono prezzi stellari – conclude Puschiasis – è opportuno scattare una foto al prodotto e mandarla a noi, oppure alle forze dell’ordine. Segnalare è fondamentale. Come Consumatori Attivi cerchiamo inoltre di interfacciarci con le categorie per chiedere chiarimenti su certe situazioni, sensibilizzando i loro associati”.