Nuovi contributi per la rimozione dell’amianto in Friuli Venezia Giulia.
Il tema amianto è assolutamente trasversale avendo effetti diretti sia sull’ambiente che sulla salute dei cittadini. Per questo negli ultimi anni la Regione ha affrontato con determinazione questo argomento senza lesinare risorse, con un investimento complessivo di ben 19 milioni di euro. Sono state soprattutto introdotte e consolidate importanti linee contributive, alcune di queste finalizzate in particolare alla rimozione e allo smaltimento. Questo in sintesi il concetto espresso dall’assessore alla Difesa dell’ambiente Fabio Scoccimarro che questa mattina a Trieste ha presentato le modalità per ottenere i contributi per la rimozione e lo smaltimento dell’amianto dagli edifici di proprietà privata adibiti a uso residenziale.
Per l’esponente della Giunta regionale si tratta di uno sforzo che prosegue nel triennio 2024-2026 con lo stanziamento per queste finalità di ulteriori 2 milioni e 800mila euro: 600mila euro nel 2024 e 1,1 mln euro nel 2025 e 2026.
I requisiti per accedere al contributo.
Questa misura è stata potenziata eliminando inoltre il limite di importo massimo concedibile, che comunque rimane al 50% della spesa sostenuta ritenuta ammissibile. Durante la presentazione è stato ricordato che dal 2017 al 2023 sono state 3390 le domande ammesse per un importo complessivo di quasi 3 milioni e 900mila euro.
È stato poi specificato che sono oggetto di contributo gli interventi di rimozione e smaltimento di manufatti in amianto da edifici a uso residenziale, comprese le relative pertinenze, situati sul territorio regionale, di proprietà di persone fisiche purché questi edifici e i relativi manufatti siano mappati nell’Archivio regionale amianto (Aram).
Per le domande inoltrate entro il 31 luglio 2024, questa mappatura è facoltativa nel caso di strutture che si trovino nei Comuni colpiti la scorsa estate dalle forti ondate di maltempo. Le domande comprendono attività di rimozione, trasporto, smaltimento, analisi di laboratorio e oneri legati alla sicurezza con un effetto retroattivo per adesso, come ha sottolineato l’assessore, di sei mesi ma che la Regione conta di portare a un anno.
L’assessore alla Difesa dell’ambiente ha ricordato inoltre che, visto il forte interesse collettivo sulla tematica amianto, la Regione ha stanziato 250mila euro l’anno per estendere ulteriormente la mappatura Aram in Friuli Venezia Giulia. La tracciabilità dei manufatti contenenti amianto è realizzata attraverso l’utilizzo di un apposito applicativo. In tutto sono circa 15mila i punti che sono stati già censiti.