Per la riapertura delle scuole in Friuli Venezia Giulia è già scattato il conto alla rovescia. Gli istituti dell’infanzia statali e paritari riapriranno il 13 settembre e chiuderanno il 30 giugno 2024, mentre le scuole primarie, in quelle secondarie di primo grado e in quelle secondarie di secondo grado le lezioni riprenderanno sempre il 13 settembre, ma termineranno l’8 giugno. In tutto saranno 208 le giornate che gli studenti passeranno sui banchi.
Ma sarà un rientro in classe segnato dai rincari, quello di quest’anno. Secondo Assoutenti, affrontare l’anno scolastico costerà una media tra il +8 e il +10% a studente. I prodotti di cartoleria hanno registrato un incremento medio del 9,2% su base annua, a causa dei rincari delle materie prime e dei maggiori costi di produzione. Una famiglia che deve acquistare da zero per il proprio figlio tutto il corredo (zaino, diario, astuccio, penne, matite, quaderni, ecc.) si ritrova così a spendere circa 50 euro in più rispetto al 2022.
Per i libri di testo si passa dai circa 300 euro a studente della prima media ai 600 euro del liceo, compresi i dizionari, ma si può arrivare anche a 700 euro in alcune classi. Qui i rincari registrati sono dell’ordine del +8/+10% rispetto allo scorso anno e la spesa media solo per i libri salirà in media di circa 45 euro a studente, con un aggravio totale di +95 euro. Se si scelgono prodotti delle marche più costose e nuovi edizioni dei testi, tra corredo e libri la spesa può facilmente superare i 1.200 euro a studente.
Lo sportello contro i rincari in Friuli
In regione l’Osservatorio del Movimento Difesa del Cittadino Fvg “MDC FVG” ha avviato il monitoraggio dei prezzi dei libri scolastici. Le famiglie possono segnalare allo sportello eventuali storture riscontrate. Il presidente di MDC FVG, Raimondo Gabriele Englaro, ha sottolineato: “Non si giustificano assolutamente i rincari dei prezzi considerato che i contenuti dei testi non cambiano di anno in anno, e spesso ad essere variate sono solo copertine e qualche pagina. Pertanto, si invitano tutti coloro che accerteranno delle variazioni dei listini in aumento a segnalarli tempestivamente per consentire all’associazione di investire il Garante per la sorveglianza dei prezzi e la Commissione di allerta rapida sul monitoraggio dei prezzi“.