Difensore civico, un quarto dei casi riguarda la sanità: carenza di medici e pochi rimborsi

Il difensore civico regionale, Arrigo De Pauli

Il report del Difensore civico del Fvg.

Sanità pubblica sotto la lente d’ingrandimento del Difensore civico del Friuli Venezia Giulia. Nella relazione annuale per l’anno 2024, Arrigo De Pauli evidenzia con preoccupazione i segnali di sofferenza del sistema sanitario regionale: il 24% dei 267 casi trattati dall’organo di garanzia riguarda infatti disservizi e criticità legate al comparto salute.

Il documento, diffuso in questi giorni, mette in luce una realtà complessa, con numerose segnalazioni dei cittadini legate a ritardi, carenze e disparità nell’accesso dei rimborsi. “Le interlocuzioni con le aziende sanitarie – spiega De Pauli – sono state intense e hanno riguardato principalmente la carenza di personale medico e infermieristico, dovuta a un saldo negativo tra nuove assunzioni e pensionamenti. A questo si aggiunge la scarsa attrattività del sistema pubblico rispetto al privato, dove le condizioni di lavoro sono spesso più favorevoli”.

A preoccupare è anche l’esito di concorsi pubblici “che registrano – dice ancora il difensore civico – poche persone in graduatoria rispetto alle domande di partecipazione iniziale e, molto spesso, chi rimane non accetta l’incarico perché vincitore altrove o perché aderisce a proposte del privato”.

Il quadro si complica ulteriormente sul fronte dei rimborsi e dei cosiddetti “percorsi di garanzia” per prestazioni sanitarie non erogate nei tempi previsti. Il report riporta differenze significative tra le diverse aziende sanitarie regionali. In particolare: ASUGI (Trieste e Gorizia) nel 2023 non aveva ancora evaso oltre 1.000 richieste, autorizzando solo sette rimborsi; ASUFC (Udine) nessun rimborso autorizzato; ASFO (Pordenone) zero autorizzazioni.

Il Difensore civico, la cui funzione di tutela dei cittadini è oggi affidata a livello regionale, ha stipulato convenzioni con 31 Comuni (su 215 totali) per offrire un punto di riferimento nei contenziosi con la pubblica amministrazione. Un dato che, sottolinea De Pauli, mostra ampi margini di crescita per una presenza più capillare sul territorio.

Oltre alla sanità, l’attività dell’Ufficio si è concentrata anche su provvedimenti amministrativi (47% dei casi), problematiche con le Ater (1%) – soprattutto per la manutenzione degli immobili – e su un insieme di materie residuali (9%). Infine, De Pauli ricorda l’impegno crescente verso la promozione dei diritti costituzionali e l’educazione civica, con la partecipazione a iniziative pubbliche e momenti formativi rivolti a scuole e cittadini.

Per il 2025, l’obiettivo dichiarato è chiaro: “Particolare impegno – conclude il difensore civico regionale – verrà speso per la verifica dell’effettivo livello di tutela riservato ai percorsi di garanzia per le visite ambulatoriali specialistiche, agli accertamenti diagnostici e ai livelli essenziali di assistenza”.