Progetto “Recupera e respira”: raccolti più di 73mila inalatori in 360 farmacie del Fvg

Il governatore del Friuli Venezia Giulia Massimiliano Fedriga (secondo da sinistra) alla presentazione dei risultati di "Recupera e respira".

Il progetto prevede che gli inalatori vengano raccolti nelle farmacie della Regione.

Continua a dare risultati concreti il progetto “Recupera e Respira” in Friuli Venezia Giulia, un’iniziativa pilota che mira a favorire l’economia circolare e ridurre l’impatto ambientale legato allo smaltimento degli inalatori per uso medico che vengono raccolti nelle farmacie. Promosso da Chiesi Italia e Federfarma con il supporto della Regione, il progetto ha visto l’adesione di 360 farmacie del Fvg, che hanno raccolto oltre 73.000 inalatori usati nei primi due anni, raggiungendo un tasso di recupero superiore al 25%.

Il presidente della Regione, Massimiliano Fedriga, ha presentato ieri i risultati dell’iniziativa durante un evento a Trieste, sottolineando come questa buona pratica favorisca non solo la salute, ma anche la tutela ambientale. “Questa iniziativa è un esempio di strategia ‘One Health’ – ha dichiarato Fedriga – in cui il benessere dei cittadini viene considerato in una visione ampia che include la salute dell’ambiente.” Fedriga ha inoltre espresso l’auspicio che il progetto possa diventare un modello a livello nazionale, coinvolgendo altre regioni italiane e valutando possibili interventi normativi per semplificare il processo di smaltimento responsabile dei dispositivi medici.

Il progetto “Recupera e Respira” promuove la raccolta e il corretto smaltimento degli inalatori per l’asma e la broncopneumopatia cronica ostruttiva (BPCO), dispositivi che, altrimenti smaltiti in modo improprio, rilascerebbero nell’ambiente gas serra dannosi per l’atmosfera. Grazie al processo di termovalorizzazione, il progetto consente invece di eliminare i propellenti contenuti negli spray, riducendo le emissioni nocive.

L’iniziativa si è consolidata con il supporto di enti del settore sanitario come la Federazione italiana dei medici di famiglia (Fimmg), il Sindacato nazionale autonomo medici italiani (Snami) e la Federazione degli ordini dei farmacisti italiani (Fofi), oltre alla collaborazione con Assinde, responsabile della gestione e del coordinamento dei resi farmaceutici. Nel suo secondo anno, il progetto ha visto aumentare la raccolta da 30.255 inalatori del primo anno a 43.469, confermando la crescita della consapevolezza e l’adesione della popolazione.

In un contesto globale che punta alla riduzione dei rifiuti e delle emissioni inquinanti, “Recupera e Respira” si inserisce come modello virtuoso, dimostrando che la collaborazione tra pubblico e privato può generare impatti positivi per l’ambiente e la salute.