L’andamento del virus ancora incerto.
Avvicinandosi sempre di più il 3 aprile – data in cui dovrebbe terminare la validità dei decreti in vigore che impongono misure restrittive per il contrasto dell’epidemia -, si provano a fare previsioni sul picco di contagi del virus ma, soprattutto, sulla fine della quarantena.
Ciò che appare certo è che ci potrebbe essere una proroga, opzione già prevista nel decreto, alle restrizioni, fino a 30 giorni. Per quanto riguarda la ripresa delle lezioni in scuole e università, pur rimanendo l’incertezza, si inizia a parlare della fine dell’anno scolastico in corso, con un rientro previsto solo per settembre dell’anno prossimo. Gli studenti che, prima dello scoppio della crisi, stavano frequentando l’ultimo anno di scuola superiore, avranno una maturità probabilmente differente: la ministra dell’istruzione Lucia Azzolina parla di una commissione d’esame composta solo da commissari interni, tranne il presidente che sarebbe esterno.
Per quanto riguarda, invece, la ripresa dell’economia e la riapertura delle attività produttive non avverrà prima di maggio, anche se le analisi più pessimistiche danno giugno come mese probabile.
Nel caso del Friuli Venezia Giulia, il Governatore Massimiliano Fedriga ha deciso, intanto, di prorogare le restrizioni sui mezzi pubblici fino al 3 aprile. Fino a questa data, continuerà a essere valida anche l’ordinanza del 21 marzo che vieta passeggiate e sport all’aperto anche se individuali e prevede la chiusura delle attività commerciali la domenica.
Da quattro giorni, la curva dei casi positivi sembrava essersi abbassata, solo il 26 marzo è tornata leggermente a crescere. Ciò indica che il futuro della pandemia è ancora incerto. Il mese di aprile sarà fondamentale per capirne l’andamento e trarre le prime previsioni certe.