La qualità dell’aria in Friuli Venezia Giulia.
Qual è lo stato di salute dell’aria nella regione Friuli Venezia Giulia? Stando ai rapporti consultabili sul sito dell’Agenzia regionale per la protezione ambientale (ARPA), l’aria non presenterebbe gravi problemi di inquinamento, benché la situazione sia ancora lontana da essere ottimale.
Nel rapporto sull’inquinamento atmosferico del 2018 si legge che, per quanto riguarda due agenti inquinanti, il monossido di carbonio e ill biossido di zolfo, lo stato risulta positivo. I valori sono tanto bassi da essere addirittura di difficile rilevazione.
Per quanto riguarda invece l’ozono e le “famigerate” polveri sottili, è difficile riuscire a fornire un bilancio a causa delle variazioni durante l’anno. In particolare le polveri sottili, i cui valori possono aumentare soprattutto nel periodo invernale. Quello più favorevole al ristagno di queste sostanze pericolose per la salute dell’uomo.
Cosa sta facendo la Regione e quali le tendenze future.
Come detto, la situazione non è ancora ottimale, al tempo stesso durante gli ultimi anni l’ARPA ha rilevato alcuni miglioramenti che, probabilmente, derivano dai due piani di settore che possiede il Friuli Venezia Giulia dal 2008: il primo definito piano di miglioramento della qualità dell’aria e il secondo di azione per la prevenzione di episodi acuti di inquinamento atmosferico.
Il futuro sembra non essere negativo, a patto che la politica continui ad adottare scelte che prevedano la diminuzione delle emissioni di agenti inquinanti.
Il materiale particolato può diminuire unicamente con una notevole riduzione delle emissioni derivati dalla combustione domestica di legno. Al tempo stesso, anche un intervento sul traffico di gomma potrebbe facilitare il miglioramento della situazione.
Diverso il quadro che dipinge l’ARPA per l’ozono: una sua futura diminuzione dipende da scelte e azioni che vanno oltre al singolo Stato. Il problema deve essere affrontato a livello di comunità europea.
Alcuni dati sui valori degli agenti inquinanti.
I valori di alcuni agenti inquinanti possono essere consultati sempre sul sito dell’ARPA. Questi vengono aggiornati giornalmente e fornisce la possibilità al cittadino di tenere costantemente sotto controllo la qualità dell’aria che respira.
In generale, nel periodo preso in considerazione che va dal 23 settembre al 25 ottobre, i valori del biossido di azodo (NO2) sono generalmente ottimali. Differente è il caso dell’ozono e delle PM10, i cui valori in alcune giornate hanno toccato valori non positivi.