Province, si riaccende la discussione per il loro ritorno in Fvg

Si riaccende il dibattito sul ritorno delle Province in Fvg.

Province, torna a riaccendersi la discussione per il loro ritorno in Fvg, e il fronte regionale si spacca tra favorevoli e contrari. A riportare la questione in agenda ci pensa il consigliere regionale della Lega Diego Bernardis: “Con l’insediamento del nuovo Governo – sostiene Bernardis – la nostra amministrazione regionale potrà avviare una nuova fase di dialogo fra istituzioni per archiviare in modo definitivo la stortura delle Unioni territoriali intercomunali (Uti) e ridare dignità e prospettiva ai nuovi enti di area vasta”. Il che significa, in sostanza, il ritorno delle Province: “E’ necessario un riassetto degli enti locali – aggiunge infatti il consigliere leghista -, dato che nel 2016 il Fvg è stato privato delle Province con la riforma delle Uti, calata dall’alto e non condivisa con i sindaci. I cittadini del Friuli Venezia Giulia devono poter scegliere direttamente gli amministratori degli enti sovracomunali con il voto”.

“Un’assurdità”.

A bocciare il ritorno delle Province ci pensa però il capogruppo del Movimento 5 Stelle in consiglio regionale, Mauro Capozzella: “Un’assurdità pensare oggi di ripristinare un poltronificio – sostiene Capozzella – utile per piazzare chi non ha trovato posto in Parlamento, complice la riduzione dei posti fortemente voluta dal M5S. Da quando il Centrodestra a trazione leghista si è insediato al vertice della Regione Friuli Venezia Giulia, ascoltiamo periodicamente la tiritera sul ritorno alle Province come un tempo. Eppure l’iter, che prevede una modifica costituzionale, non è mai stato avviato”.

“Gli enti locali del Fvg – aggiunge Capozella – devono fronteggiare il caos più assoluto: gli enti di decentramento regionali (Edr) che si sono rivelati inefficaci e le Comunità di montagna che hanno provocato spaccature all’interno del territorio”.

Sulla stessa lunghezza d’onda anche il consigliere regionale del Pd Cristiano Shaurli: “Con famiglie e imprese in drammatiche difficoltà la giunta regionale a guida Lega annuncia la ‘novità’ eclatante delle vecchie Province, che immaginiamo in testa alle priorità del Parlamento stretto tra guerra e crisi energetica. In oltre quattro anni il centrodestra nulla ha fatto anzi ha reso l’apparato regionale ancora più mastodontico e costoso con gli Edr, non ha risolto un problema dei nostri Comuni, a partire da quelli più piccoli che senza collaborazioni fanno fatica a garantire personale, servizi e risposte a cittadini e imprese. Il tempo dello scarico delle colpe è finito da un pezzo e dopo quattro anni si dovrebbero vedere i risultati di Fedriga su sanità, ambiente, Enti locali: purtroppo non si vede nulla perché non c’è nulla”.