Seconda giornata del “Rescue camp” presso l’istituto G. Bearzi a Udine. Due giorni dedicati alla scoperta delle squadre di emergenza e del pronto intervento durante i quali gli studenti e le studentesse hanno potuto visitare 12 stand del sistema integrato di Protezione Civile regionale che ha coinvolto, fra animatori e studenti, circa 350 ragazzi e ragazze degli istituti Bearzi e Bellavitis di Udine.
“Una due giorni che offre ai ragazzi e alle ragazze dell’istituto Bearzi di conoscere da vicino le tante attività dedicate all’emergenza e alla sicurezza della Protezione civile e non solo – ha spiegato durante il suo intervento l’assessore alla Salute con delega alla Protezione civile del Friuli Venezia Giulia, Riccardo Riccardi – . Far vivere loro queste esperienze, conoscerne le difficoltà e come superarle, capire quali sono i comportamenti da adottare nelle situazioni emergenziali e gli sforzi compiuti fino ad oggi, sono un patrimonio da condividere con i giovani che rappresentano la futura classe dirigente. Abbiamo il compito di prepararli affinché possano raccogliere il testimone di questa straordinaria esperienza, di avvicinarli in modo che questo sistema, con i suoi valori, possa continuare. Auspico dunque che queste giornate siano per i nostri giovani fonte di ispirazione”.
I giovani alla scoperta della protezione civile.
Nella giornata di ieri, i giovani hanno iniziato a conoscere la Protezione Civile, come funziona, cosa fanno i volontari e la gestione dell’emergenza e hanno passato la notte nella tendopoli allestita con il Gruppo comunale di Udine di Protezione civile che ha visto impegnati 12 volontari assieme ai ragazzi.
Nella mattinata odierna, i vari Corpi che si occupano di sicurezza ed emergenza si sono presentati agli studenti. Per questa attività sono intervenuti le squadre tecnico-logistica del gruppo comunale della Protezione Civile di Udine, Antincendio boschivo, l’associazione Radioamatori Italiana, la Croce Rossa italiana, i Vigili del fuoco, Ogs, Arpa-Osmer, le squadre cinofile per il soccorso con il gruppo Pegasus con 4 cani da ricerca e 4 volontari, il Corpo forestale regionale, l’Ana Udine, 3. Reggimento artiglieria terrestre, i Carabinieri, la Guardia di Finanza, gli Artificieri e la Guardia costiera. Presente anche il gruppo comunale di Protezione civile di Pozzuolo del Friuli con 4 componenti dedicati al progetto Fesn sulla rete sismica locale amatoriale del Friuli Venezia Giulia.
Insieme nelle difficoltà.
“Le difficoltà non si superano da soli e, uno degli insegnamenti che auspico lasci questa due giorni, è proprio l’importanza di coltivare il senso di comunità e la solidarietà – ha aggiunto Riccardi -, elemento determinante per vincere le sfide”. Una lezione quest’ultima che per l’assessore regionale, è ben viva in chi ha vissuto la tragedia del sisma del ’76. L’esponente della Giunta Fedriga ha poi espresso la gratitudine verso la comunità del Bearzi e verso tutti coloro che hanno aderito e reso possibile l’iniziativa.
L’odierna seconda giornata del Rescue day è stata introdotta dal direttore del Bearzi, don Lorenzo Teston, alla presenza, fra gli altri, del direttore centrale di Protezione Civile del Friuli Venezia Giulia Amedeo Aristei e degli assessori del Comune di Udine alla Pianificazione territoriale, Edilizia privata, Politiche abitative per l’Edilizia sociale e Protezione Civile Andrea Zini e all’Istruzione, Università e Cultura Federico Angelo Pirone.
L’obiettivo, come è stato spiegato, è far crescere nei ragazzi il senso del volontariato oltre che suscitare loro l’interesse a conoscere i Corpi che si occupano di emergenza e sicurezza affinché possano essere un futuro interesse lavorativo o anche un aspetto legato alla partecipazione attiva alle varie associazioni presenti sul territorio. Dal prossimo anno l’obiettivo sarà quello di far diventare l’iniziativa un appuntamento fisso coinvolgendo anche le altre scuole del territorio.