La Commissione europea ha dato il via libera al Prosek.
La Commissione europea dà il via libera al riconoscimento dell’indicazione geografica protetta del vino croato Prosek e in Friuli Venezia Giulia, così come nel vicino Veneto è una levata di scudi contro la decisione.
Di “atteggiamento schizofrenico, incomprensibile, che mina la fiducia nelle istituzioni e mette a repentaglio le nostre produzioni”, parla l‘assessore regionale del Veneto all’Agricoltura, Federico Caner che annuncia anche che “contro questa decisione ricorreremo in tutte le sedi istituzionali competenti”.
Le proteste in Fvg.
Tante anche in Friuli Venezia Giulia le prese di posizione contro la decisione della Commissione. A cominciare dal segretario del Pd del Fvg Cristiano Shaurli. “La pubblicazione sulla Gazzetta ufficiale dell’Ue della domanda di registrazione del Prosek croato – ha commentato – non è certo la sua accettazione o la fine di un percorso, ma da subito deve vederci attenti ed uniti nell’assoluta contrarietà”.
Per Shaurli, “da un lato non è certo consentendo di mutuare o scopiazzare nomi che si tutelano tipicità, prodotti e territori all’interno dell’Europa, dall’altro – aggiunge il segretario regionale del Pd – costituirebbe un precedente pericoloso nelle regole europee delle denominazioni di qualità, che aprirebbe conseguenze e scenari completamente nuovi. A questo punto anche uscite estemporanee e senza fondamento giuridico andrebbero riprese in considerazione perché – puntualizza l’esponente dem – se possono esistere il Prosek e il Prosecco non si capisce come non possano esistere il Tocai friulano ed il Tokaji ungherese. Spero che l’Europa non faccia questo errore ma – conclude – è bene iniziare a dirgli anche ciò che si rischia”.
La questione arriva a Roma.
E proprio la decisione della Commissione sul Prosek verrà portata all’attenzione del Ministro all’Agricoltura in occasione della Commissione Politiche Agricole che si terrà giovedì 16 settembre nel corso del G20 Agricoltura di Firenze, al quale parteciperà l’assessore veneto. “Al Ministro – prosegue l’assessore veneto – chiederò di attivarsi affinché vengano messe in atto tutte le procedure necessarie per far sì che questa decisione venga rivista e si proceda presto con una nuova normativa in materia”.