Le leggende di Prossenicco e del Fvg.
Prossenicco vuol dire anche leggende e tradizioni popolari. Il piccolo popolo, questo è il nome delle figure “fantastiche” che caratterizzano il nostro Friuli Venezia Giulia, ci osserva e vive praticamente accanto a noi. Ogni zona possiede la propria. Di norma sono difficili da vedere, e hanno tutte una ben definita caratterizzazione. Prossenicco, chiaramente, non è da meno e ne ha alcune molto piene di vitalità.
Il fiume Natisone che attraversa la valle porta in dote le Agane, creature delle acque dolci, che possono vivere lungo le risorgive o in qualche grotta. Queste possono essere brutte, con i piedi storti e rapitrici di bambini, oppure belle, dolci e fatate. Nelle Valli del Natisone, poi, ci sono anche le Krivapete, donne di valore, intelligenti, autonome, molto acculturare, selvagge e con una grande nozione verso le virtù delle erbe.
Poi arrivano le figure preferite da tutti I bambini: gli Sbilfs. Sono dei piccoli folletti del bosco, difficilissimi da vedere, ci sono infatti quelli che si mostrano solo davanti ad un “cuore puro”, oppure quelli che fanno perdere la strada ai camminatori, quelli che fanno scherzi ai campeggiatori o quelli che ti si siedono sulla pancia per non farti respirare bene dopo una gran mangiata.
Senza dimenticare quelli perfettamente mimetizzati nel loro ambiente naturale; ognuno di questi, poi, ha un suo preciso nome: Mazzarot, Massaroul, Bergul, Cjalcjut. Ultimo ma non meno importante è il Gan, un personaggio molto disponibile ad aiutare le persone in difficoltà.
Insomma in Friuli Venezia Giulia come a Prossenicco il Piccolo Popolo è presente e vive in grande simbiosi con gli esseri umani. Nei racconti dei paesi si racconta sempre la necessità di mantenere buoni rapporti con “i vicini”, esiste quindi un rispetto verso questo mondo, con la consapevolezza che tutti possono coesistere senza infastidirsi o farsi lo sgambetto, certo con qualche piccola licenza che rende questo binomio inscindibile e, allo stesso tempo, estremamente coinvolgente.