Torna a salire il prezzo della benzina.
Il prezzo vertiginoso della benzina registrato in questi giorni sta facendo girare la testa a cittadini ed imprese friulane che, secondo le stime, se non ci fosse lo “sconto” sulle accise (0,305 cent) che durerà fino all’8 luglio, sarebbero costretti a pagare un salasso: ben 2,31 euro per litro.
I totem delle stazioni di servizio sembrano indicare i numeri del lotto, ma in questo caso non si vince nulla: secondo l’analisi dei 93 impianti presenti solamente nel territorio udinese fatta dall’Osservatorio prezzi del Ministero dello sviluppo economico; alle pompe più vicine ai centri cittadini la benzina al servito è arrivata ai 1,949 euro ed il gasolio è a pochi centesimi di differenza, 1,899 euro. Mentre sulle autostrade si arriva, già in questi giorni, a 2,099 euro al litro.
Il rischio di un ulteriore aumento, proprio nel periodo in cui molte persone iniziano a programmare viaggi è vacanze, è concreto. Secondo le stime percorrere le strade italiane quindi ci costerà il 22% in più rispetto agli anni precedenti.
Il Friuli Venezia Giulia si trova comunque in una situaizone “provilegiata” rispetto al resto dell’Italia. Manca solo la firma infatti per estendere lo sconto extra per i rifornimenti per almeno tutto il mese di giugno per i possessori della tessera, che si andrà a sommare a quello già previsto dal Governo.
Lo sconto regionale è suddiviso in zone: per la zona 1 comprendente i Comuni svantaggiati o a contributo maggiorato si aggiungono 0,29 centesimi per la benzina e 0,20 per il gasolio; mentre per la zona 2 dei Comuni a contributo base, 0,22 centesimi per la benzina e 0,16 per il gasolio.