Dal musetto al tiramisú, ecco cosa mangiano a Natale politici, vip e sportivi del Friuli

Cosa non può mancare in tavola per il pranzo di Natale in Friuli Venezia Giulia.

Dai tortellini in brodo alla brovada e musèt, dalla pasta al forno allo zampone e per finire panettone, pandoro e il sempre buono tiramisú. Natale con i tuoi, mangiando quello che vuoi. Ma sulle tavole dei friulani ci sono dei piatti che non possono mai mancare.

Ad esempio, il sindaco di Udine Alberto Felice De Toni assicura che per lui non è Natale “senza lo zampone”. Mentre i primi del cuore per le feste del vicesindaco Alessandro Venanzi sono “pasta al forno e passatelli”. L’assessore comunale allo Sport Chiara Dazzan desidera trovare in tavola il gulash e al collega all’Edilizia Andrea Zini fanno gola gli antipasti.

L’assessore regionale alla Cultura Mario Anzil fa una riflessione: “Prima di tutto conta l’amore per i propri cari”. Ma poi confessa la passione per il panettone. Mentre il vicepresidente del Consiglio regionale Stefano Mazzolini è per il pandoro. Anche Andrea Cainero, presidente del Rugby Udine, punta sul pandoro. E quest’anno con la squadra ha fatto “scorta di quelli degli Alpini che oltre ad essere buoni fanno beneficenza”. La tavola del consigliere regionale Francesco Martines parla friulano con brovada, musetto e bollito, ma per il dolce si è fatto conquistare dalla putizza triestina. Il capogruppo di Fdi in Comune a Udine Luca Vidoni a tavola diversifica cosí: cenone a base di pesce e pranzo con tortellini e musetto. E sceglie il pesce anche il direttore di Excol Roberto Ronutti. Per il direttore dell’Arlef William Cisilino “non è Natale senza la polenta in tavola. Piatto povero, ma essenziale per accompagnare tutti i piatti della tradizione”.

Il gastronomo Fabrizio Nonis, noto Beker, punta su cotechino e zampone “rigorosamente artigianale”. Il presidente di Federmoda Fvg Alessandro Tollon sulla paella, tradizione importata dalla mamma spagnola. Mentre Il presidente della Camera di commercio di Pordenone-Udine Giovanni Da Pozzo come dolce durante queste feste non può mancare il tiramisú, di cui “da buon tolmezzino ci tengo a rivendicare l’invenzione”. Per il sindaco di San Pietro al Natisone Cesare Pinatto è importante ci sia “brovada e musèt”. Il pandoro è un must per il primo cittadino di Sappada Alessandro De Zorzo.

Il menú dell’atleta olimpionico di Sappada Silvio Fauner si compone di tortellini in brodo, insalata russa e di “un buon panettone artigianale”. La collega iridata Lisa Vittozzi, invece, fa scorta di pasta Felicetti. Conclude tutto questo bendidio il presidente di Confartigianato Fvg, Graziano Tilatti: “La tavola di Natale e dei giorni di festa nella nostra casa parla friulano. Non potrebbe essere altrimenti, grazie alla varietà e completezza di sapori e ricette che una regione poliedrica come la nostra ha saputo consegnarci. Anche lo stile della tavola riflette la creatività e l’ingegno che tante botteghe artigiane sanno trasformare in oggetti di raffinata bellezza. E poi c’è lo spirito che anima la tavola, ovvero l’entusiasmo e la positività che è tipico del mondo artigiano”.