I vigili del fuoco del Fvg chiedono chiarimenti
La decisione di attivare un secondo elicottero di soccorso in Fvg continua a provocare polemiche: dopo quelle dei costi, questa volta sono i vigili del fuoco a sollevare il problema delle competenze.
“Apprendiamo che recentemente la Regione ha inaugurato un nuovo servizio di eliambulanza – dicono Damjan Nacini e Cristian Busolini, segretario e vice segretario regionale del sindacato Conapo -, che secondo quanto previsto nella convenzione costerà circa 36 milioni di euro in cinque anni. Pare che il velivolo in questione non preveda che la componente sanitaria dell’equipaggio sia presente a bordo in modo fisso. Secondo le dichiarazioni rilasciate dagli amministratori regionali, inoltre, il velivolo viene utilizzato per trasporti secondari e trasporti organi ma anche, e questo ci lascia esterrefatti, per interventi che sfuggono del tutto alle competenze regionali quali: ricerca persone disperse in zone impervie, recupero salme e illesi, sempre in zone impervie. Rimaniamo francamente stupiti della scelta fatta dall’Amministrazione regionale, che impiega fondi molto ingenti per attivare un secondo elicottero sanitario, la necessità del quale è tutta da discutere, ma non lo rende pienamente operativo e anzi ne prevede l’impiego in ambiti diversi, per i quali non ha competenza giuridica”.
Secondo il Conapo, infatti, quelle attività rientrano nel soccorso pubblico e sono di competenza del Ministero dell’Interno: “La scelta regionale appare ancora più incomprensibile, anche alla luce del solo buon senso del bravo padre di famiglia, se si considera che per l’espletamento delle attività di Soccorso Pubblico non sanitarie su richiamate è disponibile la flotta aerea nazionale del Corpo dei Vigili del Fuoco, che rappresenta il braccio operativo dello Stato. Appare veramente paradossale che una regione utilizzi denaro dei cittadini per creare il doppione di un servizio di soccorso per il quale non ha competenza giuridica!”.
“D’altra parte – concludono i due rappresentanti del sindacato -, è opportuno evidenziare che anche l’impiego dell’elicottero della Protezione Civile regionale in operazioni di soccorso pubblico avviene in aperta violazione della normativa vigente, che distingue nettamente da queste le attività di P.C.; i due ambiti sono regolamentati da corpus normativi differenti, solo in parte interagenti, nei quali si prevede che l’intervento della P.C. in attività di soccorso pubblico, ad esempio la ricerca dispersi, possa avvenire esclusivamente a seguito di specifica richiesta dell’Amministrazione che coordina le operazioni di soccorso, che è sempre il C.N.V.V.F”.