Insieme per rendere il Tagliamento patrimonio dell’Unesco

La petizione con più di 10mila firme.

Il Tagliamento rappresenta uno dei valori aggiunti del Friuli Venezia Giulia, straordinario dal punto di vista paesaggistico ed ecologico, l’ultimo corridoio fluviale intatto delle Alpi. Per questo, Fvg sensibile si schiera per cercare di completare la candidatura del fiume come patrimonio mondiale dell’Umanità.

3000 chilometri quadrati, 170 chilometri di lunghezza, considerato l’unico fiume d’Italia e uno dei pochi d’Europa a mantenere l’originaria morfologia a canali intrecciati. Per questi motivi, per l’unicità dell’ecosistema fluviale, il Tagliamento viene anche definito il “Re dei fiumi alpini”.

Questi, tuttavia, sono solo alcuni dei motivi per cui Fvg sensibile vuole sostenere la candidatura all’UNESCO. Se poi ci inseriamo la bellezza delle sue acque, il suo alveo ampio e spettacolare da percorrere a piedi, la tranquillità che da sempre accompagna il suo scorrere, non si può non pensarlo come riferimento per il Fvg. Tutelato e valorizzato ulteriormente.

“Diciamo che il Tagliamento, con tutte le sue caratteristiche uniche, deve essere candidato all’UNESCO – commenta Ugo Rossi, uno dei coordinatori di Fvg sensibile – dobbiamo cercare di proteggere e valorizzare la natura unica del nostro Friuli Venezia Giulia”.

Anche l’attivista ambientale, noto per essere il guardiano del torrente Alberone nelle valli del Natisone, Aran Cosentino, scende in campo per la difesa del Tagliamento. Aran oltre ad aver firmato la petizione per far riconoscere il fiume Tagliamento dall’UNESCO come un patrimonio comune invita tutti gli amanti della natura e del Friuli a firmarla. Ricorda, inoltre, che tutti gli ultimi torrenti incontaminati della regione dovrebbero essere considerati un patrimonio della collettività. Per esempio i torrenti Alberone, Resia ed Arzino che recentemente hanno raccolto complessivamente oltre 13mila firme contro l’attacco di possibili centraline idroelettriche dannose per l’ecosistema. 

Così recita il testo della petizione in tutela del fiume che ormai ha raggiunto le oltre 10mila firme: “Il Tagliamento rappresenta il fiume alpino a carattere torrentizio con la minore modificazione antropica di tutta l’Europa e la complessa funzionalità di questo sistema è stata oggetto di numerosi studi da parte della comunità scientifica internazionale. Sulla base di questi studi sono stati avviati progetti di rinaturalizzazione di fiumi alpini in altre parti d’Europa.

Già a partire dal 1995 la comunità scientifica internazionale richiedeva una tutela UNESCO per l’ecosistema fluviale del Tagliamento, considerato sistema ecologico di riferimento europeo, richiesta reiterata negli anni successivi con urgenza al Governo italiano, alla Regione Friuli-Venezia Giulia e all’Unione Europea. Le ragioni della nostra proposta oltre che essere evidenti per tutta la comunità friulana e  per l’intera comunità regionale, sono ben definite nel PPR (Piano Paesaggistico Regionale):

La sua conservata naturalità lo rende il principale corridoio ecologico della regione, con 163 km di lunghezza che conducono dalle Alpi al mare Adriatico. La foce del Tagliamento rappresenta il più bell’esempio in Adriatico di forma deltizia cuspidata. […]

ll patrimonio UNESCO rappresenta “l’eredità del passato di cui noi oggi beneficiamo e che trasmettiamo alle generazioni future”. L’unicità del fiume Tagliamento è un valore da tutelare, difendere, promuovere e da consegnare intatto nella propria specificità ai posteri.

Oggi riteniamo urgente agire avviando la procedura di iscrizione del Tagliamento nella Tentative List UNESCO italiana, e chiediamo pertanto alla Regione Friuli-Venezia Giulia di farsi subito, senza ulteriori indugi, parte attiva di questa azione.”