L’attività di Damiano Pesaresi.
Si potrebbe dire “zainetto in spalla e via”. Ma da Trieste all’Antartide non è proprio un viaggio così semplice e veloce, men che meno se bisogna sostare in l’Argentina. Questo è però la spedizione che sta affrontando proprio in queste settimane Damiano Pesaresi, ricercatore friulano OGS, l’istituto nazionale di oceanografia e di geofisica sperimentale di Trieste, insieme ad altri due colleghi. Anche quest’anno infatti Pesaresi è partito per effettuare la manutenzione della rete sismica italo-argentina in Antartide ASAIN, Antarctic Seismic Argentinian Italian Network.
“Una rete sismica ha bisogno di manutenzione continua, ancor più se remota come quella in Antartide – spiega Pesaresi – sismometri, digitalizzatori, sistemi di alimentazione e di trasmissione dati si possono guastare o deteriorare le prestazioni col tempo”. Ecco quindi la spedizione di Pesaresi, che per il terzo anno si è recato in Antartide. “La manutenzione della rete ASAIN viene effettuata tutti gli anni quando è possibile – continua Pesaresi – e la principale difficoltà logistica è che l’accesso è possibile solo durante l’estate australe, l’inverno da noi“.
Il viaggio.
“I preparativi cominciano già l’anno prima, non appena terminata la precedente campagna antartica”, racconta Pesaresi. Sono diverse le fasi prima di un viaggio come quello che sta affrontando. “Prima di tutto si comincia ad analizzare i dati registrati, poi si individuano le problematiche e si pianificano gli interventi futuri – continua Pesaresi – a seguire si procede all’acquisto, al collaudo e alla spedizione della strumentazione necessaria e si effettuano le visite mediche all’Istituto di Medicina Aerospaziale dell’Aeronautica Militare italiana“. Infine, come afferma Pesaresi, si prepara il proprio vestiario antartico fornito dal PNRA e i propri effetti personali per una permanenza in Antartide di mesi.
La spedizione in Antartide di Pesaresi sarà di due mesi: il ritorno è previsto all’inizio di marzo 2022. “Il viaggio è lungo – afferma Pesaresi – in volo via Francoforte a Buenos Aires, dopo quarantena di due settimane, un’altra settimana di navigazione sul rompighiaccio “Almirante Irizar” per finalmente arrivare in Penisola Antartica”.
La rete ASAIN.
La rete conta in tutto sei stazioni sismiche, situate nelle basi argentine in Penisola Antartica, e contribuisce a monitorare la sismicità di quella zona antartica e globale. Per la spedizione è fondamentale la collaborazione con l’Argentina. “Gli argentini forniscono tutto l’appoggio logistico, compreso il trasporto di persone e materiali da Argentina ad Antartide e viceversa – conclude Pesaresi – sono molti perché molte sono le basi argentine in Antartide, ma non seguono solo il nostro progetto”.
Il progetto è gestito dall’OGS per il quale lavora ed è in collaborazione con l’Istituto Antártico Argentino, IAA, l’Argentina Dirección Nacional del Antártico, DNA, e con il supporto del Progetto nazionale di Ricerche in Antartide.