Il peggioramento dei dati Covid in Fvg nel monitoraggio Gimbe.
La zona gialla in Friuli Venezia Giulia è a un passo. Manca soltanto l’ufficialità, ma da lunedì la regione cambierà colore. E intanto, continuano a peggiorare i dati sul Covid in regione. A rivelarlo è il monitoraggio settimanale della Fondazione Gimbe, legato al periodo dal 17 al 23 novembre.
Solo Bolzano peggio del Fvg.
Nel lasso temporale in esame, in Fvg si registrano 503 casi ogni 100mila abitanti: è il secondo peggior valore in Italia, dietro soltanto alla provincia autonoma di Bolzano (ben 872). La scorsa settimana, il valore registrato era di 409. A pesare è anche l’incidenza alta su tutti i territori provinciali: Trieste (674 contagi ogni 100mila abitanti) e Gorizia (492) sono le aree più colpite in Italia, davanti soltanto a Bolzano (442). Superano la soglia dei 150 contagi ogni 100mila abitanti anche Pordenone (186) e Udine (183). Le 4 province regionali sono tra le prime 15 con più casi in proporzione.
La richiesta di restrizioni mirate.
Nino Cartabellotta, presidente della Fondazione Gimbe, invita a prendere provvedimenti con urgenza: “Quando l’incidenza supera i 150 casi per 100 mila abitanti – commenta – gli amministratori locali devono verificare tempestivamente l’esistenza di focolai e decidere eventuali restrizioni mirate per arginare la diffusione del contagio, come già fatto dalla Provincia Autonoma di Bolzano”.
Come noto, il Fvg ha sforato il tetto dell’occupazione dei posti letto in ospedale da parte di pazienti Covid: in terapia intensiva ammontano al 14% (contro una soglia del 10%) e nei reparti di area medica il valore è salito al 18% (su un tetto massimo di 15%). La zona gialla è inevitabile. Tra i parametri in peggioramento, anche quello sulla percentuale di nuovi casi, +18,6% rispetto alla settimana precedente.
Il ritardo sulle vaccinazioni.
Nonostante la rimonta delle prenotazioni, il Fvg rimane sempre in ritardo per quanto riguarda i vaccini. La popolazione che ha completato il ciclo vaccinale è pari 75,6% (media Italia 76,7%) a cui aggiungere un ulteriore 2,3% (media Italia 2,5%) solo con prima dose. Il tasso di copertura vaccinale con dose booster è, invece, del 28,6% (media Italia 29,1%).