Poste Italiane punta a migliorare i servizi in molti comuni del Fvg.
È stata avviata in diverse località del Friuli Venezia Giulia la nuova iniziativa di Poste Italiane “Etichetta la cassetta”. Venticinque i comuni coinvolti nella campagna (Prato Carnico, Pozzuolo del Friuli, Fiumicello, Ruda, Bicinicco, Risano, Cividale, Basaldella, Pontebba, Majano, Tolmezzo, Trieste, Duino Aurisina, San Quirino, Roveredo, Claut, Cimolais, Campagna di Maniago, Aviano, Pasiano di Pordenone, Azzano Decimo, Sequals, San Floriano, Capriva, Villesse, Grado), dove i cittadini con cassetta anonima stanno ricevendo, in queste settimane, una comunicazione da parte dell’azienda che li invita ad apporre le etichette con il proprio nome e cognome sulle cassette domiciliari e sul citofono condominiale. Le etichette da utilizzare, a strappo e adesive, sono state incluse gratuitamente nella lettera di avviso.
Può avvenire infatti che, nonostante l’efficienza del servizio di smistamento della corrispondenza, la consegna finale sia resa oggettivamente impossibile da un piccolo elemento, all’apparenza poco significativo, ma determinante, ovvero la presenza del nome e cognome dei cittadini sul citofono o nella cassetta delle lettere, il che non permette la corretta identificazione del destinatario della corrispondenza.
Particolarmente interessati da questa operazione sono i comuni con meno di 5.000 abitanti, un segmento significativo di popolazione a cui Poste Italiane sta dedicando ormai da qualche anno una particolare attenzione, per accompagnarne la riqualificazione e lo sviluppo sostenibile, come sottolineato dall’amministratore delegato Matteo Del Fante durante l’ultimo incontro sindaci d’Italia.
Attraverso il progetto “Etichetta la cassetta”, i cittadini sono invitati anche a comunicare l’indirizzo aggiornato ai propri mittenti abituali, in particolare i fornitori delle utenze, altro elemento che spesso complica il servizio di recapito. Inoltre l’azienda ha avviato un percorso di collaborazione con le istituzioni locali in ottica di una reciproca e positiva condivisione per intervenire sulla toponomastica, perché la corretta esposizione delle vie e dei numeri civici contribuisce a rendere efficace il servizio, soprattutto nei territori periferici.