Bocciato un ordine del giorno del deputato di Forza Italia Novelli.
“Il Friuli Venezia Giulia è la prima regione in Italia per rintracci sul territorio e la seconda per presenza di minori stranieri non accompagnati. Flussi provenienti dalla rotta balcanica che sono aumentati persino in un anno come questo, drammaticamente segnato dalla pandemia. Eppure il Governo continua a ignorare il problema e le richieste di aiuto che provengono dai territori interessati: ultima puntata il mancato accoglimento di un ordine del giorno che sollecitava una revisione delle norme sulle procedure di accoglimento in direzione di una diminuzione degli oneri a carico dei Comuni e di un’inversione di tendenza nei criteri di identificazione dei minori stranieri non accompagnati”.
Lo scrive in una nota il deputato di Forza Italia Roberto Novelli commentando la bocciatura di un ordine del giorno a sua prima firma e sottoscritto anche dai deputati di Forza Italia Sandra Savino e Guido Pettarin.
“I numeri parlano chiaro: da inizio anno al 26 novembre ci sono stati 5032 rintracci sul territorio, di cui 3987 provenienti dalla Slovenia e 324 dall’Austria. Quindi intorno all’85% dei migranti che entrano in Italia via terra passano dal Friuli Venezia Giulia, spesso rimanendovi. E a restare sono soprattutto i sedicenti minori non accompagnati: dei 6227 minorenni presenti nelle strutture italiane al 31 ottobre scorso, oltre il 13% (816 presenze) è in Friuli Venezia Giulia, secondo alla sola Sicilia e davanti a Lombardia e altre regioni ben più grandi. Nel solo mese di ottobre sono state registrate 818 segnalazioni”.
“Un flusso consistente – ricorda il deputato – che mette in serie difficoltà le amministrazioni comunali in cui avvengono i rintracci, le prima chiamate ad intervenire. Vale la pena infine ricordare che l’88% dei minori censiti ha un’eta compresa tra i 16 e i 17 anni, ricavata su autodichiarazioni. Organizzazioni non governative come Save the Children hanno parlato espressamente di strategia finalizzata ad evitare la riammissione che prevede anche false dichiarazioni di età, suggerite dai trafficanti ancor prima di entrare in Slovenia. Un’emergenza – conclude Novelli – su cui il governo non può chiudere gli occhi. Non è elegante fare paragoni, ma è il momento che qualcuno a Roma e in Europa prenda atto che non ci sono solo gli sbarchi”.