I vini del Friuli Venezia Giulia in vetrina al Vinitaly di Verona.
E’ stato inaugurato oggi il nuovo stand della Regione Friuli Venezia Giulia alla 57esima edizione di Vinitaly di Verona, l’evento internazionale legato al sistema del vino più importante del mondo, in corso da oggi al 9 aprile a Veronafiere. Nel pomeriggio il “padiglione” del Friuli Venezia Giulia è stato visitato anche dai tre ministri dell’Agricolturta e della sovranità alimentare, dei Rapporti con il Parlamento e della Cultura.
Il nuovo stand al Vinitaly.
Debutta così, nel padiglione 6 del quartiere fieristico veronese, il nuovo allestimento nello spazio “Io Sono Friuli Venezia Giulia: Connessioni d’eccellenza” che intreccia vino, cultura, territorio e laboriosità di una terra vocata all’eccellenza e che vede Ersa (l’Agenzia regionale per lo sviluppo rurale) e PromoTurismoFVG insieme per la promozione del comparto agroalimentare e dell’intero territorio. Si metteranno così in evidenza ricchezza e varietà del patrimonio del Friuli Venezia Giulia, dalla montagna al mare, dove ogni ambiente coltiva e produce un vino con proprietà e caratteristiche differenti, influenzate dagli elementi naturali.
Un’area di 1.500 metri quadrati: ottanta le aziende vitivinicole regionali selezionate in esposizione (per un totale di oltre 5.700 bottiglie in degustazione nei numerosi eventi organizzati nello stand nei quattro giorni di manifestazione), altri 58 produttori presenti con proprio stand e sei aziende in collettiva nel padiglione Bio. Circa 500 etichette in rappresentanza delle 11 zone Doc e delle due zone Igt del Friuli Venezia Giulia: 24 le diverse tipologie di vini bianchi e rossi.
L’export del vino del Friuli Venezia Giulia.
I numeri sull’export del vino Fvg (dati Camera commercio Pordenone-Udine 2023) indicano un valore di circa 250 milioni di euro, in crescita dell’8,8 per cento. I principali mercati di destinazione sono gli Usa (23,6% del totale dell’export di vini e altre bevande), Germania (20,4%) e Regno Unito (5,5%), seguono Paesi Bassi e Spagna con percentuali inferiori. Gli Stati Uniti, da soli, costituiscono circa un quarto dell’export totale del vino del Friuli Venezia Giulia, pari a oltre 62 milioni di euro.
Le dichiarazioni.
La Regione Friuli Venezia Giulia, anche in questo momento di particolare incertezza per il comparto del vino dovuto ai nuovi dazi, investe e unisce tutte le forze per mettere insieme le grandi potenzialità e l’elevatissima qualità delle sue produzioni. Il nuovo stand nell’ambito di Vinitaly 2025, più grande e completamente rinnovato, rappresenta una piattaforma strategica fondamentale per il comparto vitivinicolo regionale rispetto ai mercati internazionali del mondo intero, ma rappresenta anche una grande opportunità di promozione dell’intero sistema agroalimentare e delle eccellenze di tutto il territorio. E’ questo in sintesi quanto sostenuto dagli assessori regionali alle Risorse agroalimentari Stefano Zannier e alle Attività produttive e turismo Sergio Emidio Bini all’inaugurazione dello stand.
Facendo riferimento all’edizione Vinitaly 2025 – caratterizzata anche per l’introduzione dei dazi da parte dell’Amministrazione Usa, a Veronafiere hanno comunque confermato la loro presenza oltre tremila buyer provenienti dagli Stati Uniti -, l’assessore alle Risorse agroalimentari ha evidenziato come alla manifestazione siano presenti buyer dei mercati di tutto il mondo e che questo significa un’enorme opportunità, in una strategia di medio termine, per creare le condizioni e generare alternative su mercati anche nuovi che potranno ampliare la diversificazione ed eventualmente compensare possibili effetti dei dazi americani.
È quanto, in sintesi, sostenuto dagli assessori regionali alle Risorse agroalimentari e alle Attività produttive e turismo, presenti oggi all’
Per l’assessore alle Attività produttive e Turismo, attraverso la promozione integrata e forte che la Regione riesce a mettere in campo con la presenza del Friuli Venezia Giulia a Vinitaly, non solo si consentirà alle imprese vitivinicole di essere accompagnate e supportate in modo che possano continuare ad esportare l’alta qualità e l’eccellenza in tutti i mercati del mondo ma si promuove anche il sistema dell’accoglienza regionale che continua a mostrare numeri molto positivi che ci fanno ben sperare anche per la prossima stagione estiva.