Il nuovo sportello per i rimborsi ai soci traditi delle Coop in Fvg.
L’assessore regionale alle Finanze, Barbara Zilli, ha siglato oggi a Udine la convenzione con le Camere di commercio della Venezia Giulia e di Pordenone-Udine che consente l’avvio delle procedure di ristoro ai soci prestatori rimasti coinvolti nei fallimenti di Cooperative operaie di Trieste Istria e Friuli e di Coopca-Società cooperativa carnica di consumo.
“È un momento importante per tutta la comunità regionale e soprattutto per le oltre 15mila persone coinvolte nei crac. La Regione ha messo in campo 17 milioni di euro frutto di un lavoro puntuale svolto per offrire risposta ai risparmiatori coinvolti; un vero lavoro di squadra che ha permesso di creare, primi in Italia, un Fondo di sostegno con accantonamenti finanziari nel dicembre 2018″ è stato il commento di Zilli.
L’Amministrazione regionale ha scelto di appoggiarsi alle Camere di commercio con l’intento di mettere a punto una procedura snella e con tempi rapidi. “Obiettivo del presidente Fedriga – ha confermato l’assessore – è mettere a disposizione nel più breve tempo possibile queste risorse con uno strumento semplice e veloce”.
Le domande potranno essere presentate dal 15 novembre al 15 febbraio direttamente negli sportelli messi a disposizione dalle Camere di commercio (da subito sarà attivo anche uno sportello a Tolmezzo) oppure con istanza via pec o raccomandata a/r utilizzando un modulo di autocertificazione. Dal 15 febbraio al 15 maggio si svolgeranno le istruttorie e da metà maggio verranno adottati gli atti necessari agli accreditamenti direttamente sui conti correnti dei beneficiari.
La misura del ristoro con fondi regionali è stata fissata nel 10 per cento per i prestatori di Cooperative operaie di Trieste Istria e Friuli e nel 25 per cento per quelli di Coopca, con una franchigia di 100 euro. Integrate alle spettanze ammesse dai liquidatori, le risorse complessive andranno a ristorare l’88 per cento delle perdite per i risparmiatori della Società cooperativa carnica di consumo e l’89 per cento della cooperativa triestina.
L’Amministrazione regionale valuterà nei prossimi mesi la possibilità di estendere il provvedimento ai prestatori non residenti in Friuli Venezia Giulia.