Il Fvg rischia di finire in zona rossa.
Cambiano i parametri per l’assegnazione delle regioni nelle zone e il Friuli Venezia Giulia rischia di finire in quella rossa. È quanto emerge in vista del prossimo Dpcm del governo, quello che andrà a sostituire il pacchetto di misure adottate durante le Feste e in scadenza il 15 gennaio.
Sì, perché a quanto trapela non basterà avere un indice di contagio Rt basso per rimanere nelle fasce di rischio più moderato, che consentono cioè minori restrizioni a carico della popolazione. A fare la differenza potrebbe essere il numero di casi settimanali ogni 100.000 abitanti. Il parametro che il governo, sui dati dell’Istituto superiore di sanità (Iss), vorrebbe introdurre è quello dei 250 contagi settimanali ogni 100.000 persone: sopra quel tetto, una regione si ritroverebbe automaticamente in zona rossa. Il Fvg è tra i territori considerati a rischio: secondo l’ultimo monitoraggio dell’Iss, nella settimana dal 28 dicembre al 3 gennaio l’incidenza in Fvg è stata di 205.39. Visto l’aumento dei casi negli ultimi giorni, le preoccupazioni non mancano.
In base a questo nuovo parametro, alcune regioni sarebbero in zona rossa a partire dal 16 gennaio, come il vicino Veneto (dove l’ultimo indice era di 454.31 positività ogni 100.000 abitanti) e la Lombardia. Proprio per arginare i contagi da coronavirus, il governo vuole quindi una nuova stretta.
Da domani e fino al 15 del mese, grazie all’Rt inferiore a 1, il Fvg ritornerà in zona gialla. Ma un indice di contagio basso potrebbe non bastare a evitare ulteriori restrizioni e la nostra regione, già fortemente indiziata di passare in arancione, potrebbe trovarsi catapultata direttamente in rosso. Scatterebbero così il divieto di spostarsi anche all’interno del proprio comune e la chiusura di tutti i negozi, eccetto quelli ritenuti necessari come gli alimentari e le farmacie.
Se ne saprà di più domani, 11 gennaio, quando è in programma un vertice tra i governatori delle Regioni e il ministro per gli Affari regionali, Francesco Boccia. Alla riunione dovrebbe partecipare anche il ministro alla Salute, Roberto Speranza. Poi, mercoledì, ecco la comunicazione ufficiale in Parlamento relativa alle misure del nuovo Dpcm.