Nuovo bando per i contributi sulle assicurazioni per i danni del maltempo
Il bando per la richiesta di contributi a copertura dei costi delle polizze assicurative sugli edifici privati rispetto ai danni causati da eventi calamitosi e catastrofali, sarà replicato anche nel 2025 e sarà regolato da norme meno stringenti in modo da incentivare una nuova cultura sulle assicurazioni anche relativamente al cambiamento climatico.
In particolare, una della novità introdotte nel prossimo bando riguarda la possibilità di parteciparvi anche senza la presentazione dell’Isee, accedendo ugualmente ai contributi ma con un minor punteggio in graduatoria.
Lo ha annunciato ieri pomeriggio l’assessore regionale al Patrimonio, demanio e Sistemi informativi, Sebastiano Callari, intervenendo in I commissione integrata del Consiglio regionale durante l’esame della Legge di Stabilità 2025 che a breve arriverà in Aula. Sono oltre 130 i milioni di euro destinati alle materie di competenza dell’assessore Callari.
Un bando più semplice.
“Stiamo lavorando anche a un emendamento – ha spiegato Callari – che consenta di semplificare ancora di più la partecipazione al bando che, come prima Regione in Italia, abbiamo lanciato all’inizio di novembre, in via sperimentale, con validità fino al prossimo 6 dicembre. La sperimentazione ci ha consentito di valutare le criticità nell’iter di presentazione delle domande e quindi di migliorare le regole. Per partecipare al nuovo bando, già finanziato con risorse stanziate nell’ultimo assestamento di bilancio, non sarà obbligatoria la presentazione dell’Isee. Inoltre, stiamo valutando se aumentare il livello di copertura che oggi arriva fino al 50 per cento della spesa complessiva”.
L’assessore ha poi illustrato un emendamento alla collegata – che è stato votato a maggioranza dal Consiglio – legato alle competenze sui beni del demanio regionale. “Ci sono – ha spiegato l’assessore al Demanio – delle concessioni che oggi sono della Regione, come per esempio il demanio marittimo a uso turistico e balneare, e ce ne sono altre che sono in capo ai Comuni. In funzione del nuovo Piano utilizzo demanio (Pud) che sarà adottato, si presenta la necessità di rivedere e di mettere ordine alla materia. La nuova norma – ha aggiunto l’esponente della Giunta regionale – consentirà alla Regione di prendersi in carico alcune concessioni oggi dei Comuni e alle Amministrazioni comunali di assumere altre concessioni che oggi sono gestite dalla Regione. Ciò avverrà sempre a seguito di una interlocuzione e di un confronto, sulla base del quale sarà messo a punto uno strumento normativo che consentirà questi passaggi”.