Le nuove decisioni dopo il decreto del governo.
Anche il Friuli Venezia Giulia si adegua al nuovo decreto del governo contro la diffusione del coronavirus. In regione, quindi, oltre a confermare le precedenti restrizioni, sono stati assunti ulteriori provvedimenti.
Vengono sono sospese le attività di pub, scuole di ballo, sale giochi, sale scommesse e sale bingo, discoteche e locali assimilati. Sospesa l’apertura dei musei e di altri istituti e luoghi di cultura. Sospesa anche l’attività di cinema e teatri.
Svolgimento dell’attività di ristorazione e bar, con obbligo a carico del gestore di far rispettare la distanza di sicurezza interpersonale di un metro, con sanzione della sospensione dell’attività in caso di violazione.
È fortemente raccomandato presso gli esercizi commerciali, all’aperto e al chiuso, che il gestore garantisca un accesso con modalità contingentate per impedire assembramenti di persone, sempre nel rispetto della distanza interpersonale di un metro.
Sono sospesi eventi sportivi di ogni ordine e disciplina, svolti in ogni luogo: pubblico o privato. Resta consentito lo svolgimento dei predetti eventi, nonché gli allenamenti degli atleti agonisti, all’interno di impianti a porte chiuse. In ogni caso le associazioni e le società sportive sono tenute, attraverso il proprio personale medico, ai controlli idonei a contenere il rischio di diffusione del virus tra gli atleti, gli accompagnatori, i tecnici e di dirigenti.
Tutte le disposizioni hanno efficacia dalla giornata di oggi fino al 3 aprile. Sull’applicazione del decreto stamani si è tenuto il Comitato operativo al quale ha partecipato il vicegovernatore con delega alla Salute e alla Protezione civile del Friuli Venezia Giulia.
Nel corso della riunione è stato deciso che le misure che prevedono di evitare ogni spostamento delle persone fisiche in entrata e in uscita dai territori della Lombardia e dalle provincie indicate nel decreto (tra cui Padova, Treviso e Venezia) – salvo che per gli spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessità, ovvero spostamenti per motivi di salute – saranno oggetto di approfondimento nel
corso di uno specifico tavolo convocato nel pomeriggio tra rappresentanti dei Ministeri e i presidenti delle Regioni.