La ciclovia del Friuli.
“La ciclovia turistica nazionale Trieste-Lignano Sabbiadoro-Venezia andrà a potenziare ulteriormente la rete degli itinerari ciclabili della nostra regione, con importanti ricadute positive su turismo ed economia locale. Con questo nuovo tracciato il Friuli Venezia Giulia si conferma al centro dei percorsi europei in bike: collega infatti i Paesi d’Oltralpe col Veneto e col resto della Penisola”.
Lo ha fatto notare l’assessore regionale alle Infrastrutture e territorio Graziano Pizzimenti a margine dell’approvazione finale in Giunta regionale, del progetto di fattibilità tecnica ed economica (Pfte) della ciclovia turistica nazionale Trieste-Lignano Sabbiadoro-Venezia, una delle dieci ciclovie turistiche nazionali previste dalla Legge 208/2015.
Per il tratto ricadente in Friuli Venezia Giulia, l’itinerario coincide con la ciclovia Fvg 2 della Rete delle ciclovie di interesse regionale. Per il Pfte sono stati stanziati 500mila euro, di cui 275.000 destinati al tracciato che si snoda nella nostra regione. Per la realizzazione dei primi lotti funzionali della ciclovia risultano stanziati oltre 16 milioni di euro (di cui oltre 8 milioni per il Fvg) e altri 30 milioni del Pnrr per il “Rafforzamento mobilità ciclistica sub-investimento ciclovie turistiche” (di cui oltre 20 milioni per il Friuli Venezia Giulia).
“Sulla base del protocollo d’intesa sottoscritto con l’allora ministero delle Infrastrutture e dei trasporti e con la Regione Veneto, la nostra Regione ha il ruolo di capofila nella gestione dei rapporti con il ministero e il compito di coordinare le attività riguardanti la ciclovia”, ha spiegato Pizzimenti.
Il tracciato.
La ciclovia ha origine nel Comune di Muggia, in prossimità del confine con la Slovenia e procede in Friuli Venezia Giulia verso ovest, per circa 160 chilometri, attraversando 21 comuni e 3 provincie, fino alla località di Bevazzana nel Comune di Lignano Sabbiadoro, sul fiume Tagliamento. Parte dell’itinerario sarà realizzato ex novo mentre i tratti esistenti saranno
riqualificati e adeguati.
“Per quanto attiene l’intermodalità – ha dettagliato Pizzimenti -, la ciclovia sarà collegata con il porto di Muggia, la stazione ferroviaria di Monfalcone, l’aeroporto e la stazione di Trieste Airport, il porto di Grado, le stazioni ferroviarie di Cervignano del Friuli, San Giorgio di Nogaro, Muzzana del Turgnano e Palazzolo dello Stella, il porto di Marano Lagunare, il polo intermodale di Latisana e il porto di Lignano Sabbiadoro”.
“Dal punto di vista ambientale e della biodiversità, il percorso interessa numerosi ambiti di grande interesse per la presenza di habitat rilevanti e il loro buono stato di conservazione, per l’elevata complessità ecosistemica e per gli alti livelli di biodiversità. I principali centri urbani e le città d’arte attraversate sono Trieste, Monfalcone, Grado, Aquileia, Cervignano del Friuli e Torviscosa. Il tracciato corre per circa 22,9 chilometri in aree protette e tocca 6 siti della Rete Natura 2000: Carso Triestino e Goriziano, Cavana di Monfalcone, Foce dell’Isonzo-Isola della Cona, Valle Cavanata e Banco Mula di Muggia, Laguna di Marano e Grado, Anse del Fiume Stella” ha concluso l’assessore alle Infrastrutture e territorio.