L’appello di Coldiretti Fvg.
L’anno scorso, ricorda la Coldiretti del Friuli Venezia Giulia, l’episodio più eclatante a Resia: un pastore tedesco spaventa un gregge, ottanta pecore finiscono in un dirupo e muoiono. Anche nelle ultime settimane, tuttavia, non sono mancati, nelle zone di montagna, cani lasciati liberi, motociclisti indisciplinati che imboccano i sentieri, ciclisti che fanno altrettanto in zone vietate anche alle due ruote.
Comportamenti, quelli dei turisti, che creano preoccupazione negli agricoltori dell’Alto Friuli. “È un problema principalmente di educazione e di rispetto – sottolinea il presidente regionale della Coldiretti Michele Pavan –. Il turismo è fondamentale per la nostra economia e anche in quest’anno particolare, segnato dalla pandemia, le presenze in montagna sono servite a contenere la crisi di tante nostre aziende. Ma è anche giusto pretendere che gli ospiti si muovano nel territorio senza arrecare danni, facendo in particolare attenzione agli animali, bovini e ovicaprini, che sono principale fonte di sostentamento delle aziende”.
“Se i turisti vanno in montagna, e sono naturalmente i benvenuti – aggiunge il presidente della Coldiretti Udine Gino Vendrame –, è perché qualcuno ha preparato loro un ambiente incontaminato. Il principio chiave, per tutti, dev’essere quello di rispettare chi vive e lavora a contatto con la natura. Ne va del bene di tutti i presenti”.
Una segnalazione, quella della Coldiretti Fvg, mirata a sensibilizzare chi porta ricchezza in montagna, ma che deve necessariamente tenere conto delle legittime esigenze degli agricoltori, chiamati a custodire gli animali per il loro benessere, ma anche per evitare che essi possano arrecare danno. Una situazione dunque delicata che spinge Pavan, nel ruolo di presidente regionale, a proporre la disponibilità della Coldiretti Fvg, in collaborazione se possibile con Promoturismo e Cai, “per la realizzazione di un decalogo, da preparare entro la prossima stagione estiva, con un elenco di indicazioni che possano servire al turista per un più corretto comportamento”.