La metà in Fvg parla digitale, ecco il piano per colmare il gap

Alfabetizzazione digitale in Fvg, in arrivo 52 nuovi punti di facilitazione.

La metà dei residenti in Fvg parla digitale, e la Regione ha un piano per colmare il gap e portare i servizi digitali anche all’altra metà. “La Regione, grazie a oltre 2,2 milioni di euro provenienti dal Piano nazionale di ripresa e resilienza, potenzierà le azioni già intraprese in autonomia attraverso Insiel per lo sviluppo delle competenze informatiche dei cittadini, con la creazione, entro il 2025, di 52 punti di facilitazione digitale sparsi sul territorio regionale”.

Lo ha annunciato l’assessore regionale ai Sistemi informativi Sebastiano Callari, nel corso di una riunione della Commissione per l’innovazione tecnologica e la digitalizzazione della Conferenza delle Regioni e Province autonome. Durante l’incontro è stata approvata la documentazione propedeutica alla stipula degli accordi tra le singole amministrazioni regionali e il Ministero per l’innovazione tecnologica e la transizione digitale, che consentiranno la distribuzione dei 132 milioni euro
complessivi destinati alla realizzazione
o l’ammodernamento di tremila punti di facilitazione. Obiettivo, colmare il gap digitale in Fvg.

“Al Friuli Venezia Giulia spetteranno precisamente 2.275.302 euro, pari all’1,72% delle risorse complessive – spiega Callari -. I fondi sono infatti stati ripartiti tenendo conto sia della popolazione residente sia del livello di alfabetizzazione digitale dei residenti, parametro quest’ultimo che vede il Friuli Venezia Giulia posizionarsi ai primi posti in Italia. In base alle rilevazioni 2019 dell’Istat, nonostante l’elevata età media della sua popolazione, il Friuli è al quinto posto a livello nazionale per la percentuale minore di cittadini tra i 17 e i 74 anni con nessuna o basse competenze digitali (il 49,9%), ben al di sotto della media nazionale (57,3%). Meglio di noi si posizionano solo le Provincie di Trento (47,8%) e Bolzano (49,1%), la Valle d’Aosta (49,5) e la Lombardia (49,5%), mentre altri territorio come l’Emilia Romagna (53%) e il Veneto (54,5) registrano dati decisamente distanti dai nostri”.

L’assessore conferma che “la nostra Regione ha già avviato numerose azioni di alfabetizzazione digitale, tra cui il progetto Academy, sviluppato attraverso Insiel, che ha permesso l’attivazione di otto centri didattici diffusi in altrettante località attraverso i quali le persone posso sviluppare o
aumentare le proprie competenze digitali. Impiegheremo quindi le risorse del Pnrr per migliorare quanto già fatto e strutturare la rete dei punti di facilitazione digitale, rendendola capillare. I cittadini, in particolare quelli con minore e nessuna dimestichezza con l’informatica, potranno quindi rivolgersi a queste strutture per apprendere come usufruire dei servizi online della Pubblica amministrazione, a partire dal Fascicolo sanitario elettronico, ma anche come accedere a Internet e navigare in sicurezza”.