Raddoppia il numero dei nuovi medici in Fvg.
In previsione del picco dei pensionamenti il Friuli Venezia Giulia ha raddoppiato a partire dal triennio 2018-21 il numero delle borse di studio del corso di formazione in medicina generale con oneri a totale carico dell’Amministrazione regionale, per cui a partire da quest’anno si 40 i nuovi medici ogni anno a fronte dei 20 degli anni precedenti.
Per i medici in Fvg a marzo 2020 sono stati pubblicati 79 incarichi vacanti di assistenza primaria e alla fine delle diverse procedure ne sono rimasti vacanti 8, 138 incarichi vacanti di continuità assistenziale (120 sono rimasti). Nel 2021 invece sono stati pubblicati 104 incarichi di assistenza primaria (36 rimasti vacanti), 161 incarichi di continuità assistenziale (153 rimasti vacanti).
“Al fine di sopperire a tale situazione alla fine dello scorso anno – ha spiegato il vicegovernatore del Fvg con delega alla Salute Riccardo Riccardi – per la prima volta è stata attivata dalla Regione una procedura straordinaria mediante ripubblicazione degli incarichi rimasti vacanti e anticipazione della pubblicazione degli incarichi che si sarebbero resi disponibili entro marzo 2022 grazie a un accordo sottoscritto con i medici di medicina generale reso esecutivo il 15 ottobre 2021 che ha individuato una soluzione al problema della costante sottostima nella determinazione delle zone carenti di assistenza primaria. Con la procedura straordinaria sono stati assegnati ulteriori 12 incarichi di assistenza primaria e uno di continuità assistenziale”.
Per quanto riguarda le indennità di collaboratore di studio medico per i medici di medicina di base l’esponente della Giunta ha rimarcato che per l’anno in corso la Regione ha destinano ben 1.994.757,34 euro al finanziamento di un Accordo integrativo regionale per l’incremento dei collaboratori di studio che è stato sottoscritto il primo marzo 2022 e non rappresenta una misura temporanea legata al contesto emergenziale ma un intervento sui livelli di assistenza con relativa copertura economica a carico del bilancio regionale che si consolida negli anni. Lo stanziamento è infatti sufficiente a soddisfare tutte le domande presentate dai medici per ottenere l’indennità che nella nostra regione consiste in un compenso annuo di 12 euro per ciascun assistito fino al tetto massimo di 1.300 assistiti per un totale di 15.600 euro a fronte dell’indennità annua nella misura di 3,50 euro per assistito in carico prevista dall’Accordo collettivo nazionale.
Il vicegovernatore ha rimarcato che la misura adottata in Friuli Venezia Giulia contribuisce a incrementare la qualità dell’assistenza primaria, consentendo al medico di fiducia, singolo o associato, di aumentare la disponibilità nei confronti dei propri pazienti mediante l’affidamento della gestione degli aspetti non medici e di natura amministrativa a personale di supporto. Inoltre, sono attualmente in programma della Direzione centrale salute ulteriori incontri con i sindacati per individuare gli strumenti e le azioni da recepire nell’ambito dell’Accordo integrativo regionale quadro che consentirà alle Aziende Sanitarie di attivare le soluzioni più a livello locale per incentivare e migliorare la rete esistente e sopperire alla carenza del Servizio di continuità assistenziale.
Infine, il rappresentante dell’Esecutivo regionale ha spiegato che la Regione è impegnata, attraverso al Conferenza delle Regioni, nel dialogo con il Governo e con i sindacati dei medici di medicina generale per l’attuazione di una riforma del ruolo di questi professionisti dalla salute, che dovrebbe tradursi in un provvedimento legislativo che superi gli attuali colli di bottiglia a cui il sistema sanitario è sottoposto.