Le reazioni dei grandi elettori del Friuli al Mattarella Bis.
“Il Paese avrà garantito ciò di cui ha più bisogno: stabilità, continuità e competenza, tutte qualità imprescindibili davanti alle sfide che ci attendono”. È stato il commento del deputato di Forza Italia Roberto Novelli sulla rielezione di Sergio Mattarella a Presidente della Repubblica. “Un approdo a cui siamo giunti con modalità fuori dal tempo e dalle necessità degli italiani – ha sottolineato Novelli -. Si poteva e si doveva giungerci prima e meglio, con maggior realismo, meno bizantismi politici ed evitando di bruciare per pressapochismo autorevoli personalità”.
Le reazioni del centrodestra.
La deputata e coordinatrice di Forza Italia FVG Sandra Savino, rilanciando la foto che ritrae la stretta di mano tra il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e il leader di Forza Italia Silvio Berlusconi. “Il Presidente Berlusconi si conferma un autentico uomo delle istituzioni e un vero leader. Di fronte a uno scenario caotico è riuscito in poche ore dove gli altri avevano fallito: individuare la soluzione più adatta alle esigenze del Paese e accettata da gran parte del Parlamento”, ha spiegato Savino. Piero Mauro Zanin, presidente del Consiglio regionale e uno dei tre grandi elettori del Friuli Venezia Giulia con il presidente Massimiliano Fedriga e con il consigliere Sergio Bolzonello del Pd, aveva già detto che un Mattarella bis era assolutamente plausibile dato quanto stava accadendo a Montecitorio da inizio settimana. “È una soluzione che non fa né vincitori né vinti – commenta lui stesso da Roma, alla chiusura dei giochi – perché si va nella
continuità, mettendo in sicurezza la legislatura e con essa tutte le risorse del Piano nazionale di ripresa e resilienza”. Zanin non nasconde la debolezza politica dimostrata nel non saper trovare una sintesi nella scelta del Capo dello Stato, “ma quanto accaduto era nelle cose. Una soluzione politica non si sarebbe trovata perché alle proposte del centrodestra c’erano i veti del centrosinistra e quest’ultimo non ha avuto neppure la forza di proporre alcun nome”.
Il commento del centrosinistra.
“I fatti di questi giorni dimostrano che, per il Quirinale, le forzature non servono a nulla e che sono necessarie serietà e impegno nel trovare soluzioni condivise”. Questo le parole di Sergio Bolzonello, uno dei tre grandi elettori del Friuli Venezia Giulia. “L’aver ascoltato il sentire comune ha portato una buona parte dei grandi elettori a suggerire ai leader come il punto di svolta stia nel nome di Mattarella”, ha aggiunto. “Dopo irresponsabili prove di forza e di parte, dopo fantasiosi nomi a getto continuo da parte della Lega, la scelta e la disponibilità del presidente Mattarella rimettono al centro il senso delle Istituzioni e le priorità del Paese. Questo chiedeva il Pd fin dall’inizio e rileviamo con soddisfazione che ora su questo concorda anche il presidente Fedriga”, l’intervento del segretario regionale Pd Fvg Cristiano Shaurli. Il capogruppo del Pd alla Camera Debora Serracchiani ha anticipato che “Mattarella ha ribadito il profondo senso delle istituzioni che lo pervade e ci ha detto che farà del suo meglio”. Conclude la senatrice Tatjana Rojc (Pd): “Il dato di fondo è che gli italiani amano questo presidente e da lui si sentono profondamente rappresentati, a prescindere dai tanti significati che possiamo attribuire al consenso che in Parlamento si è consolidato intorno a Mattarella”.