Grande risultato per il governatore Massimiliano Fedriga.
“Ringrazio gli elettori del Friuli Venezia Giulia per avermi confermato alla guida della Regione. Un’importante manifestazione di fiducia che rappresenta una grande responsabilità, anche perché sono il primo governatore di questa regione a essere rieletto dai cittadini” Lo ha detto oggi il presidente uscente Massimiliano Fedriga a seguito dei dati delle elezioni regionali che gli attribuiscono una vittoria certa.
“Sapere che il lavoro svolto in questi cinque anni, segnati dal Covid e non solo, sia stato così apprezzato dalla gente – ha detto ancora Fedriga – rappresenta un orgoglio e uno sprone per continuare a lavorare ancora più fortemente al fine di conseguire gli obiettivi del nostro programma”. Infine Fedriga ha inteso rivolgere un ringraziamento agli altri candidati per la lealtà del confronto elettorale.
Il presidente ha poi parlato degli obiettivi futuri: “Vorrei che questo secondo mandato si caratterizzasse per un lavoro fatto sulla traccia del primo, lavorando per i cittadini senza inseguire facili promesse. Un’azione di governo che abbia la capacità di programmare il futuro del Friuli Venezia Giulia in una prospettiva che guardi non alle prossime elezioni ma al prossimo decennio”.
Tra i primi punti programmatici che il governatore ha individuato, quello dell’aumento degli investimenti internazionali in regione “confermando il trend positivo del mio primo mandato, il
potenziamento della norma sull’attrazione dei talenti e continuare nel rafforzamento delle politiche a favore della famiglia anche alla luce del recente incremento, piccolo ma significativo, delle nascite”.
Fedriga ha quindi evidenziato la necessità di “continuare a lavorare come nei cinque anni appena trascorsi, con serietà e senza inseguire consensi effimeri ma puntando a ottenere risultati concreti per il Friuli Venezia Giulia e i suoi cittadini. La sanità è sicuramente uno dei temi centrali, a causa
della mancanza di medici e infermieri a livello nazionale, e lo stiamo affrontando dialogando con il governo”.