Attesa per il picco di Covid in Fvg.
Un mese, quello di marzo, cominciato in modo complicato e che rischia di essere particolarmente difficile per il Friuli Venezia Giulia. Lo si deduce da quanto evidenziato oggi dal governatore del Fvg, Massimiliano Fedriga, che assieme ai colleghi di giunta Riccardo Riccardi e Alessia Rosolen ha fatto il punto della situazione, oltre ad annunciare la nuova ordinanza.
Già a fine febbraio, ma ancor di più da lunedì in poi, i nuovi contagi hanno preso a correre in Fvg. Il valore medio di nuovi casi è stato di 236 ogni 100.000 abitanti in regione nella scorsa settimana, con una situazione che dal 1° marzo in poi è diventata ancora più pesante nelle ex province di Udine e Gorizia. Nella prima, si sfiorano attualmente i 400 casi negli ultimi giorni (erano 353 una settimana fa), mentre nell’Isontino toccano i 244, contro i 220 del periodo precedente. “A differenza delle altre ondate, soprattutto quella fra ottobre e gennaio, vediamo un aumento repentino dei contagi – ha fatto notare Fedriga -. C’è stata una decisa inversione di tendenza rispetto al periodo da metà gennaio in poi, quando erano diminuiti contagi e ospedalizzazioni. Negli ultimi giorni il trend è cambiato modo drastico”.
Scuole chiuse in tutto il Fvg da lunedì e zona arancione per 2 settimane nelle province di Udine e Gorizia: c’è la nuova ordinanza di Fedriga.
E non è finita qui. Perché il peggio, secondo quanto annunciato dal governatore, dovrebbe ancora venire. “Il picco dei casi di coronavirus dovrebbe verificarsi a metà marzo, poi la situazione ad aprile dovrebbe migliorare, secondo quanto ha comunicato l’Istituto superiore sanità” ha aggiunto ancora Fedriga. Una situazione che, unita alle previsione dell’Iss, ha spinto la Regione a prendere misure per cercare di contenere il più possibile la diffusione del virus, anche in considerazione dello spauracchio variante inglese del Covid.