La manifestazione di Coldiretti, 1000 soci in piazza: “Siamo custodi della biodiversità”

La manifestazione di Coldiretti Fvg in piazza a Trieste.

Un migliaio di soci presenti, oggi a Trieste, per la manifestazione di Coldiretti Fvg, che ha presentato il documento in sette punti al centro della mobilitazione. E, in chiusura di mattinata, la sorpresa del presidente della Regione Massimiliano Fedriga sul palco di piazza Unità. “Un presidente che ha manifestato una grande apertura nei confronti delle nostre istanze – commenta il numero uno della Coldiretti Fvg Martin Figelj – e ha preso impegni sul regolamento che dovrebbe favorire più ampi margini di manovra per l’abbattimento dei cinghiali, sui nitrati, sulla ricognizione delle aree più adatte per il fotovoltaico, nel rispetto del suolo agricolo”.

Prima dell’intervento in piazza, davanti a numerosi amministratori locali (per il Comune di Trieste il vicesindaco Serena Tonel), Fedriga, assieme all’assessore alle Risorse agroalimentari Stefano Zannier e al presidente della quarta commissione consiliare Alberto Budai, aveva incontrato nel palazzo della Regione una delegazione della Coldiretti regionale guidata dal presidente Figelj e dal direttore Cesare Magalini, presenti anche i presidenti e i direttori provinciali, i rappresentanti dei Giovani e delle Donne.

Occasione importante di confronto sul documento che, tema fauna selvatica a parte, affronta argomenti di interesse non solo agricolo, ma di tutta la società. Si tratta di “riconoscere e sostenere il ruolo degli agricoltori come custodi degli ecosistemi e della biodiversità – si legge nel testo –, di adottare una disciplina che individui le superfici idonee e non idonee per l’installazione di parchi fotovoltaici, nel rispetto delle esigenze di tutela del patrimonio culturale e del paesaggio, delle aree agricole e forestali, della qualità dell’aria e del mare”.

“E ancora insistiamo sulle necessità di una corretta gestione della risorsa idrica, dell’etichettatura obbligatoria su tutti gli alimenti, della difesa del reddito degli agricoltori, ampliando il sostegno e la strumentazione per la gestione dei rischi anche con le assicurazioni. Altolà, infine, all’eccesso di burocrazia, un freno competitivo che va rimosso”.

Dalle 10, nel cuore di Trieste, la mobilitazione dei soci, il valore primario della Federazione, come hanno sottolineato Figelj e Magalini nelle parole di aperture, citando tra l’altro “gli ottant’anni della Coldiretti, il peso dei giovani nel mondo dell’agricoltura, i primi risultati positivi dei provvedimenti regionali per contrastare la peste suina, l’urgenza di un’Europa che, sul “Green deal”, deve sì puntare sulla sostenibilità, ma senza demonizzare il campo agricolo, elemento chiave per la tutela dell’ambiente”.