La classifica delle migliori Malvasia secondo il rapporto qualità prezzo.
La prestigiosa guida del Gambero Rosso, attraverso le edizioni 2025 di Berebene e Vini d’Italia, ha stilato la classifica delle migliori Malvasia del Friuli Venezia Giulia, mettendo in risalto etichette che si distinguono per il loro eccellente rapporto qualità-prezzo. La selezione si concentra su vini reperibili in enoteca e online a meno di 20 euro, rendendo queste eccellenze accessibili agli appassionati.
La classifica del Gambero Rosso.
La Malvasia ’23 di Maurizio Buzzinelli
Per il quarto anno consecutivo, la Malvasia ’23 di Maurizio Buzzinelli si posiziona in vetta alla classifica. Questo vino si distingue per un bouquet aromatico complesso, con richiami a frutta fragrante, fiori di campo e note erbacee. L’assaggio risulta avvolgente e persistente. L’azienda Buzzinelli, situata tra i colli di Pradis vicino a Cormòns, esprime al meglio il carattere del Collio goriziano con i suoi vini bianchi d’eccellenza. La sua capacità di far emergere le caratteristiche uniche del territorio lo ha reso uno dei protagonisti indiscussi di questa selezione.
La Malvasia Collio 2023 di Fiegl
La Malvasia ’23 di Fiegl si presenta con delicati sentori di erbe officinali, soprattutto alloro, ed in bocca è vivace, avvolgente e gustosa. Affacciata sul confine con la Slovenia, la frazione goriziana di Oslavia ospita parecchie aziende vitivinicole prestigiose, frutto del lavoro di operosi contadini orgogliosi della loro terra e dei loro vigneti. Qui vive ed opera da oltre due secoli la famiglia Figelj. Anche la nuova generazione, composta da Martin, Robert e Matej, ha sposato la filosofia aziendale, che si basa su basse rese e uso di prodotti eco-compatibili, nel totale rispetto della natura e della sostenibilità ambientale.
La Malvasia ’23 di Pighin
La Malvasia ’23 di Pighin si fa apprezzare per la sua spiccata impronta varietale. L’azienda, pioniera del vino friulano, opera tra Risano e Spessa di Capriva, portando avanti una lunga tradizione familiare. La cantina Pighin ha saputo distinguersi nel tempo grazie alla sua dedizione alla viticoltura e alla valorizzazione delle uve autoctone, creando vini capaci di esprimere al meglio il terroir friulano.
La Malvasia ’23 di Ronco dei Tassi
La Malvasia ’23 di Ronco dei Tassi offre un profilo aromatico floreale con sentori di mimosa, ginestra e agrumi canditi. Il sorso è cremoso, fresco e dinamico, confermando la grande attenzione dell’azienda nella vinificazione. Fondata nel 1989 da Fabio Coser, Ronco dei Tassi si trova ai limiti di un parco naturale di straordinaria bellezza a Cormòns e si distingue per il rispetto dell’ambiente e per la ricerca costante della qualità.
La Malvasia ’23 di Sturm
Con note di caprifoglio, cedro e origano, la Malvasia ’23 di Sturm spicca per la sua chiusura balsamica e la grande ricchezza di sapore. L’azienda, fondata nel 1850, ha saputo evolversi nel tempo mantenendo un forte legame con la tradizione, grazie alla visione di Oscar Sturm e dei suoi figli Denis e Patrick. La loro filosofia si basa su pratiche agronomiche sostenibili, con trattamenti minimi e l’uso esclusivo di rame e zolfo per la protezione delle viti.
La Malvasia ’23 di Vosca
Un vino strutturato e sapido, con profumi di mela golden, pesca, nespola e accenti balsamici di salvia e rosmarino. La cantina Vosca, fondata da Francesco Vosca, rappresenta una delle più autentiche espressioni dell’enologia friulana. Dopo aver abbandonato la coltivazione promiscua per concentrarsi esclusivamente sulla viticoltura, l’azienda ha saputo valorizzare al massimo le potenzialità del territorio, oggi con il supporto del figlio Gabriele.
La Malvasia ’23 di Dario Coos
La Malvasia ’23 di Dario Coos sorprende per la sua eleganza, con aromi di frutta matura e erbe officinali. L’azienda, fondata nel 1986, è conosciuta per la produzione di Picolit e Ramandolo, due grandi vini dolci friulani. Negli ultimi anni ha ampliato la propria gamma, includendo vini secchi di altissimo livello, che mantengono intatta la filosofia aziendale di rispetto per il territorio e per la qualità.
La Malvasia ’23 di Ermacora
Profumata di erbe essiccate e frutta fragrante, la Malvasia ’23 di Ermacora esprime al meglio le caratteristiche del suolo calcareo e ricco di minerali di Ipplis. La famiglia Ermacora, da oltre un secolo, coltiva le proprie vigne con passione e competenza, tramandando di generazione in generazione la tradizione vinicola friulana e garantendo sempre prodotti di grande qualità.
La Malvasia Fiore ’22 di Paolo Rodaro
La Malvasia Fiore ’22 si conferma tra le etichette più prestigiose, con un ricco ventaglio aromatico di macedonia di frutta, agrumi e spezie. Paolo Rodaro, viticoltore dinamico e intraprendente, ha saputo valorizzare la storica cantina di famiglia, introducendo innovazioni nella produzione e ampliando la gamma con nuovi vini spumanti Metodo Classico Pas Dosé.
La Malvasia ’23 di Andrea Visintini
Equilibrata e balsamica, con sentori di marmellata d’arancia, propoli e nocciole tostate, la Malvasia ’23 di Andrea Visintini rappresenta un’altra grande espressione del territorio friulano. La cantina, situata sulle colline di Corno di Rosazzo, è condotta con passione dalla famiglia Visintini sin dal 1884. Oggi i figli Oliviero, Cinzia e Palmira portano avanti l’eredità aziendale con entusiasmo e una filosofia orientata alla sostenibilità biologica.
La Malvasia Harmo ’22
La Malvasia Harmo ’22 della Cantina Produttori Cormòns, equilibrata e armonica, ottenuta da uve di Malvasia istriana della pianura isontina, dalle quali nasce questo vino elegante e profumato, espressione autentica del territorio. Già premiata con 91 punti ai Decanter World Wine Awards 2024, quest’anno si è aggiudicata anche le Quattro Viti dall’importante guida vini Vitae 2025 dell’Associazione Italiana Sommelier. È un vino che si presenta pieno e deciso all’olfatto, floreale e leggermente aromatico, per poi regalare un sorso morbido, sapido, vellutato, elegante e persistente.