Firmato il decreto di preallarme per il maltempo in Friuli Venezia Giulia.
E’ stato siglato dall’assessore regionale alla Protezione civile Riccardo Riccardi, d’intesa con il governatore Fedriga, il decreto relativo alla dichiarazione dello stato di preallarme sul territorio del Friuli Venezia Giulia, in vista di un rischio di emergenza, in conseguenza degli eventi meteorologici avversi previsti a decorrere dalla giornata di oggi. Inoltre è stata anche firmata da Riccardi la decretazione per un impegno di spesa di complessivi 500mila euro.
“Ci prepariamo, naturalmente con l’auspicio che tutte queste precauzioni non servano, ma le nostre recenti esperienze impongono queste misure”, ha spiegato Riccardi. Gli scenari di criticità previsti infatti afferiscono a fenomeni di piogge intense diffuse, piogge localmente molto intense, temporali anche localmente forti con validità dalle ore 18.00 di oggi alle 12.00 di domani. Il verificarsi di questi eventi può comportare diffuse situazioni di crisi nella rete idrografica minore e di drenaggio urbano, innalzamento dei corsi d’acqua, fenomeni di instabilità dei pendii, interruzioni della viabilità e problematiche connesse al vento.
In riferimento all’impegno di spesa vengono autorizzate le seguenti operazioni di protezione civile: l’effettuazione dei primi interventi indispensabili a salvaguardia della pubblica incolumità e per la messa in sicurezza del territorio regionale, al fine di affrontare e superare con tempestività la situazione di preallarme. Il ricorso a procedure di somma urgenza, da parte dei tecnici della Protezione civile della Regione, operanti sul territorio colpito, con affidamento diretto alle ditte immediatamente disponibili, per l’appalto di opere urgenti di protezione civile, finalizzate al ripristino delle condizioni di sicurezza del territorio, per la fornitura di beni e l’acquisizione di servizi, nonché per ogni altro intervento che si renda necessario ai fini della salvaguardia dell’integrità delle persone, degli insediamenti, dei beni e dell’ambiente nelle zone colpite, autorizzando gli stessi tecnici alla stipula dei relativi contratti; la stipula da parte dei tecnici della Protezione civile della Regione dei relativi contratti in forma cartacea, qualora la situazione e l’urgenza di provvedere non consenta l’utilizzo delle tecnologie necessarie per la stipula del contratto in forma digital; il rimborso ai Comuni ed alle Associazioni di volontariato delle spese sostenute per i pedaggi autostradali, il carburante e il vitto ai volontari di protezione civile impegnati nel contesto di emergenza, nonché la riparazione e ripristino dei mezzi e delle attrezzature impiegati nelle attività.