La scoperta grazie a una tesi di laurea all’università di Udine.
Le lontre sono tornate nelle pianure e colline del Friuli Venezia Giulia, anche in aree dove l’animale si riteneva scomparso da circa 50 anni, ovvero nell’alto e medio Tagliamento, nelle Valli del Natisone, nella pianura dell’Isontino, lungo i fiumi Fella e Arzino e molti altri corsi d’acqua.
Lo ha confermato uno studio realizzato per la tesi di laurea da Giacomo Stokel, laureando del corso di laurea magistrale in Scienze e tecnologie per l’ambiente e il territorio, interateneo tra le Università di Udine e di Trieste. . Lo studio, durante il quale è stato condotto un monitoraggio su scala regionale della presenza dell’animale, si è svolto nel contesto delle attività di ricerca sulla fauna selvatica svolte dall’Università di Udine, con il coordinamento di Stefano Filacorda del Dipartimento di Scienze agroalimentari, ambientali e animali.
L’indagine condotta da Stokel, che giovedì 11 marzo discuterà il suo lavoro davanti alla commissione di laurea, ha avuto l’obiettivo di monitorare la distribuzione, l’andamento della colonizzazione e gli eventuali aspetti di vulnerabilità e di rischio per la specie. Nel corso della ricerca, durata 12 mesi, e che proseguirà anche nel 2021, sono stati percorsi circa 150 chilometri lungo piccoli e grandi corsi d’acqua, paludi e laghi della regione.
La presenza della lontra è stata riscontrata in oltre il 30% del territorio regionale indagato, ossia il 14% del territorio regionale, dove l’animale mostra abitudini prevalentemente notturne.
“I risultati ottenuti da questa ricerca – ha spiegato Stefano Filacorda -, oltre a fornire informazioni utili per meglio conoscere la dinamica di popolazione della specie e la sua ecologia, hanno permesso di raccogliere importanti dati volti a consentire la protezione delle specie stessa e la pianificazione e valorizzazione del territorio anche in prospettiva di attività divulgative e didattiche”.