Da cinque anni Elena Lizzi (Lega-Identità e Democrazia) è impegnata al Parlamento Europeo nella difesa degli interessi di cittadini e piccoli imprenditori. Ha svolto un duro lavoro di studio e proposta sui tavoli legislativi, con la convinzione che conta più il fare che l’apparire.
Di quale risultato è più orgogliosa?
“La maggiore tutela per i prodotti alimentari tradizionali, contro il falso made in Italy: l’Europa deve garantire cosa finisce nel piatto dei suoi cittadini e deve contrastare l’agropirateria che sottrae alle nostre aziende 100 miliardi ogni anno”.
Perché è critica nei confronti del Green Deal?
“Gli obiettivi sono condivisibili, ma l’ideologia delle sinistre ha portato a guardare solo alla sostenibilità ambientale generando vere e proprie eco-follie, mentre contano altrettanto la sostenibilità economica e quella sociale. Altrimenti la cura sarà peggiore del male”.
Cosa intende?
“Prendete il caso dell’obbligo di case green e dell’eliminazione dei motori tradizionali: tutto il costo della transizione energetica viene scaricato sulle spalle delle famiglie. E questo mentre il resto del mondo se ne frega”
C’è il tema poi dell’immigrazione…
“Che deve essere governata e selettiva, non senza regole come avviene oggi. Chi parla ancora di emergenza nasconde gli affari miliardari, spesso criminali, che stanno dietro. I nostri confini, attraverso il Mediterraneo e la Rotta Balcanica, sono travolti da immigrati irregolari, che sanno bene come sfruttare le nostre regole lassiste e stanno trasformando le città in un far west. È vero, l’Europa e la sua economia ha bisogno di giovani, che l’inverno demografico ha tolto, ma dobbiamo accettare solo l’immigrazione che serve”.
Recentemente ha presentato a Bruxelles la Capitale europea della cultura, che messaggio ha voluto dare?
“Gorizia come Strasburgo è simbolo delle immani tragedie del ‘900, merita di ospitare un’istituzione UE, magari rivolta all’integrazione dei Balcani”.
Qual è il futuro dell’Europa?
“Per avere un futuro deve cambiare: deve difendere gli interessi dei suoi cittadini e riconquistare un ruolo mondiale nel confronto con vecchie e nuove superpotenze”.