Ordine del giorno di Simona Liguori per un accordo con farmacie in Fvg.
Entrare in farmacia e, senza ricetta medica, richiedere l’esecuzione del tampone rapido antigenico per accertare l’eventuale positività al Coronavirus, il tutto ad un prezzo ragionevole. È questo l’obiettivo dell’ordine del giorno presentato dalla consigliera regionale Simona Liguori.
“Abbiamo chiesto alla Giunta regionale – spiegano dal gruppo consiliare dei Cittadini – di impegnarsi a trovare un accordo con le associazioni dei farmacisti per rendere questi presidi sanitari punti per i test rapidi antigenici, strumento utile a un tempestivo tracciamento. Ci è stato detto che si è già al lavoro per questo, ma ora bisogna accelerare per realizzarlo in tempi rapidi”.
Martedì il Veneto ha approvato la delibera sul protocollo d’intesa per l’esecuzione di test antigenici rapidi in farmacia per la sorveglianza Covid-19, prevedendo il pagamento di 26 euro per il cittadino che fa il test, ma costi zero per la Regione, oltre che una certificazione puntuale, visto che il nominativo del “paziente” sarà inserito nel database regionale. Toccherà poi alle farmacie reperire i tamponi rapidi e il personale (un infermiere capace di effettuare il test), così come organizzare lo spazio idoneo.
“Basterebbe agire copiando quanto fatto dalle altre regioni, il Veneto ma anche l’Emilia Romagna – conclude Liguori –. Ci auguriamo che si arrivi al più presto all’accordo. Le farmacie territoriali possono rappresentare un fondamentale supporto nella gestione della seconda ondata della pandemia”.