Anche Legambiente promuove il mare del Friuli Venezia Giulia

I risultati del monitoraggio delle acque del mare del Friuli Venezia Giulia della Goletta Verde di Legambiente.

Presentati da Goletta Verde di Legambiente i risultati del monitoraggio delle acque delle coste del Friuli Venezia Giulia: 9 i punti campionati, tutti entro i limiti di legge. Nei giorni scorsi, a bordo di Goletta Verde ormeggiata al porticciolo Nazario Sauro di Monfalcone, la portavoce di Goletta Verde Martina Palmisano insieme a Sandro Cargnelutti, presidente Legambiente FVG, ha illustrato i risultati del monitoraggio di Goletta Verde alla presenza del vicesindaco reggente Antonio Garritani, Giuseppe Siragusa, Capitano di Fregata – Capitaneria di Porto Monfalcone, Claudia Orlandi, ARPA FVG, e Alessia Merlo, Responsabile Coordinamento dell’Area 2 – CONOU.

Sono 9 i punti del monitoraggio di Goletta Verde in Friuli-Venezia Giulia per l’edizione 2024: 6 prelevati a mare, 3 prelevati alla foce di fiumi. I volontari e le volontarie di Legambiente hanno effettuato i campionamenti, in diversi gruppi, il 25 luglio, affidando poi le analisi microbiologiche a un laboratorio specializzato.

I punti del monitoraggio.

 I punti monitorati da Goletta Verde in Friuli Venezia Giulia. In provincia di Trieste i campioni sono stati prelevati: 1)sulla spiaggia di Sistiana, nel comune di Duino Aurisina, 2) sulla spiaggia presso viale Miramare in località Barcola, 3) sulla spiaggia di Lanterna Lungomare molo Fratelli Bandiera; in provincia di Gorizia i prelievi sono stati effettuati 4) sulla spiaggia libera in via delle Giarrette, località Marina Julia a Monfalcone; 5) alla foce del fiume Isonzo, in località Punta Sdobba a Grado, e in città, 6) sulla spiaggia all’altezza di Viale del Sole incrocio con Via Svevo. Infine, in provincia di Udine, sono stati campionati 7) la foce del fiume Tagliamento e 8) la spiaggia presso il lungomare Trieste incrocio con via Gorizia, a Lignano Sabbiadoro, e 9) la foce del fiume Stella, a Precenicco.

Il commento dei risultati.

“Grazie ai volontari e alle volontarie di Goletta Verde riusciamo a restituire un quadro dettagliato sullo stato di salute delle acque che bagnano le nostre coste – dichiara Sandro Cargnelutti, presidente Legambiente Friuli Venezia Giulia. Il fatto che tutti i punti monitorati siano risultati entro i limiti di legge non ci deve fare abbassare la guardia perché sappiamo che i risultati sono anche condizionati dalla situazione meteo precedente ai prelievi. Vogliamo fare un discorso a parte per quanto riguarda l’impianto di depurazione di Lignano Sabbiadoro, qui abbiamo rilevato valori oltre il limite di legge per gli enterococchi. Legambiente lancia un sos: questo depuratore è in sofferenza e va potenziato assolutamente. È sotto stress per la portata di acque reflue che aumenta esponenzialmente per le forti precipitazioni e la presenza di turisti. Occorre subito una strategia di adattamento al cambiamento climatico basata sulla riduzione, a monte, delle acque chiare in fognatura, applicando tecniche di drenaggio urbano sostenibile e di infrastrutture verdi e blu (città spugna), miglioramento dell’autonomia impiantistica per assorbire variazioni delle portate e, infine, efficientamento degli impianti per incrementare il riutilizzo e così la valorizzazione delle acque reflue depurate (ad esempio in agricoltura)”.

“I risultati del monitoraggio di Goletta Verde in Friuli sono migliori rispetto al passato, negli ultimi tre anni almeno da uno a tre punti erano risultati con valori oltre i limiti di legge. Di certo non possiamo esultare perché occorre monitorare costantemente le foci dei fiumi. In Friuli Venezia Giulia sarà fondamentale portare a termine velocemente i lavori ammessi a finanziamento per efficientamento di impianti di depurazione e rete fognaria, sono ben sei i progetti previsti. La cattiva notizia è che il depuratore di Lignano Sabbiadoro è rimasto fuori da queste opere di miglioramento, ma a prescindere da questo gli enti preposti devono attivarsi perché qui il turismo è un volano economico importante e non ci si può permettere di trascurare il trattamento delle acque reflue, e quindi la tutela delle acque costiere”, il commento di Martina Palmisano, portavoce di Goletta Verde.